Prezzi, le rilevazioni di giugno a Torino: tutti gli aumenti

Prezzi, le rilevazioni di giugno a Torino: tutti gli aumenti
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Il Torinese ECONOMIA

Nel mese di Giugno 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,1 (Base Anno 2015=100) segnandouna variazione del -0,2% rispetto al mese precedente e del +0,5% rispetto al mese di Giugno 2023 (tasso tendenziale). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano -0,4% sul mese precedente e +1,6% su giugno 2023. (Il Torinese)

La notizia riportata su altri media

Nel mese di giugno 2024, l’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua come nel mese precedente, confermando la stima preliminare. (t-mag.it)

I dati di giugno, per Udine e Trieste, restano pressoché stabili rispetto al mese precedente. A Udine il rincaro è trainato dai servizi ricettivi e di ristorazione, più 1,1% compensato da un calo dei prodotti alimentari e dei trasporti – 0,7 e -0,6%. (Il Friuli)

Lo rileva l’Istat. La stabilizzazione del ritmo di crescita “si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati (+0,3% da +2,2% di maggio)”, spiega l’istituto di statistica, “i cui effetti compensano l’attenuazione delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi tendono a risalire, pur restando su valori ampiamente negativi (-8,6% da -11,6% del mese precedente)”. (Il Fatto Quotidiano)

Inflazione, anche a giugno prezzi in salita dello 0,8% ma le vacanze rincarano di più: hotel, aerei e biglietti del treno molto sopra la media

L’impianto dell’indagine, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. (StrettoWeb)

La stabilizzazione dell’inflazione, spiega l’Istat, è principalmente dovuta alla diminuzione delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati, che sono scesi dal +2,2% di maggio al +0,3% di giugno. (Finanza.com)

Se infatti da un lato il cosiddetto 'carrello della spesa' si raffredda, sulle vacanze che si avvicinano è attesa una decisa stangata, con costi per alberghi e trasporti che arrivano addirittura in alcuni casi a superare di 5 volte il livello del carovita. (ANSA Brasil)