Alfieri, altro arresto. Le carte sul big Pd vanno alla Commissione Antimafia | Libero Quotidiano.it
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Un altro terremoto giudiziario per la sinistra in Campania e a Roma: c'è anche Franco Alfieri, ex sindaco di Capaccio Paestum ed ex presidente della Provincia di Salerno, tra i destinatari delle 10 misure cautelari eseguite, questa mattina, dalla sezione operativa della Dia di Salerno. Per lo storico braccio destro del governatore uscente Vincenzo De Luca non è la prima volta. E nel frattempo la Commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia, presieduta da Chiara Colosimo, ha chiesto di acquisire gli atti dell'inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Si riferiva un (ormai ex) big della politica campana: Francesco Alfieri, fedelissimo del presidente della Regione Vincenzo De Luca, di cui è stato consulente per l’Agricoltura e anche capo della segreteria e che, nel 2016, lo aveva invitato a «offrire fritture di pesce» per mobilitare gli elettori contro il referendum costituzionale sulla riforma del governo Renzi. (La Repubblica)
CAPACCIO PAESTUM. Davanti al gip Annamaria Ferraiolo del Tribunale salernitano, l’ex sindaco e l’ex assessore alle Politiche Sociali chiariranno le proprie posizioni in ordine ai reati contestati dalla Procura di Salerno, assistiti dai rispettivi avvocati. (StileTV)
Lo scandalo giudiziario che ha colpito il comune di Capaccio Paestum rischia di avere ripercussioni significative sulla scena politica locale. L’indagine ha portato all’arresto di figure di spicco, tra cui l’ex sindaco Franco Alfieri e altri due politici locali, a pochi mesi dalle elezioni comunali previste per il 25 e 26 maggio. (Info Cilento)
Tra i sei candidati già pronti per la sfida elettorale, spicca il nome di Antonio Bernardi, ex agente della polizia municipale di Capaccio, finito in carcere per tentata estorsione nei confronti di Alfieri e dell’imprenditrice Picariello. (ilmattino.it)
Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Segretario della Commissione d’Inchiesta Antimafia il giorno dopo la nuova inchiesta che ha smantellato, con dieci arresti, un patto politico mafioso tra lo stesso Alfieri, già ai domiciliari per l’inchiesta sulle irregolarità in gara d’appalto e Roberto Squecco, pregiudicato già condannato con sentenza definitiva e reso famoso da una sfilata di ambulanze a sirene spiegate all’annuncio della vittoria di Alfieri al comune nel giugno del 2019. (anteprima24.it)
Il 7 giugno, due giorni prima … (Il Fatto Quotidiano)