Caro ministro Valditara, il paternalismo è ancora il problema

Ascoltare le parole del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, pronunciate ieri in occasione della presentazione della Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin, lascia sgomenti. Non solo per il contenuto, ma per la grande confusione che le attraversa. A poco più di un anno dal femminicidio di Giulia e a pochi giorni dal 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza c… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

È passato un anno esatto dal ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (Padova) uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Un anniversario particolarmente sentito per Elena Cecchettin, sorella di Giulia, che su Instagram scrive: «Un anno fa, ero con una volontaria dell’associazione Penelope, tentavo di fare colazione. (Open)

"Abbiamo voluto dare una risposta a un problema sociale, facendo nascere una cosa bella nell'immagine di Giulia. Lei era essenza di amore e altruismo e mi sono ispirata a lei per salvare vite e formare i giovani al rispetto della sacralita' della vita. (Tiscali Notizie)

Mentre Gino Cecchettin, presentando a Montecitorio la Fondazione intitolata a sua figlia Giulia, - di cui aveva saputo la morte esattamente il 18 novembre 2023, un anno fa - invocava l’unione, che fa la forza, e l’impegno di tutti, perché «la violenza di genere non è una questione privata o isolata, è un fallimento collettivo… Da quando Giulia è morta in Italia sono state uccise altre 120 donne, numeri inimmaginabili», da un video il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sceglieva parole decisamente divisive. (Vanity Fair Italia)

«Un impegno sociale perché le nostre sorelle rimangano vive»

È la parola, oggi, che mette paura: “patriarcato” spaventa più di “guerra”». Mi sembra solo una questione di nomenclatura. (Corriere della Sera)

Ieri il leghista è riuscito nell’impresa di diffondere fake news, scatenare una feroce polemica, umiliare il consesso in cui era stato invitato a parlare, offendere la memoria di una vittima di femminicidio, sbagliare toni, modi e contesto per propagandare i concetti cari all’ultra destra globale. (il manifesto)

«Dal giorno in cui è mancata la mia Giulia sono state uccise altre 120 donne soltanto in Italia. Migliaia nel mondo. Numeri inimmaginabili, non possiamo permetterci di essere indifferenti, non c’è più tempo per voltare lo sguardo altrove». (il manifesto)