Quella gabbia di matti chiamata Unione Europea

Vista da fuori, appare come una gabbia di matti. E lo è, come comportamenti. L’Unione Europea, di fatto, risulta incapace di darsi un “governo” – la Commissione – a cinque mesi dalle elezioni. E non è detto, a questo punto, che il “von der Leyen 2” prenda davvero il via. Ieri tutte le contraddizioni interne, tra paesi e maggioranze politiche diverse, sono esplose facendo saltare mediazioni che sembravano blindate. (Contropiano)

Ne parlano anche altri giornali

Non si placano le tensioni tra i gruppi della maggioranza Ursula, sfociate nuovamente ieri nella votazione sulla proposta (della Commissione) di rinviare di un anno l’applicazione della legge sulla deforestazione: è stata approvata con alcuni emendamenti grazie al voto del Ppe e delle destre, contrari socialisti e verdi, divisi i liberali. (La Stampa)

Bruxelles – Alla fine, tutto il mondo è paese e le aule di Bruxelles si trasformano all’occorrenza in megafoni delle beghe nazionali. (EuNews)

“Lo scontro tra le forze politiche in Europa è drammatico. Così Pina Picierno del Pd, vicepresidente del Parlamento Ue, a Ping Pong su Radio 1. (Civonline)

La battaglia del Ppe di Madrid contro la ministra Ribera, fedelissima di Sánchez

I recenti attacchi alla candidata socialista Teresa Ribera sono emblematici di una nuova fase: l’aggressività verbale, già conosciuta nei circoli dell’estrema destra, si manifesta anche tra i Popolari, soprattutto sotto la guida del capogruppo Manfred Weber. (LA NOTIZIA)

– La presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, la spagnola Iratxe Garcìa Pérez, ha dichiarato questo pomeriggio a Bruxelles di non essere ottimista sulla possibilità di arrivare a un accordo tra i gruppi della “maggioranza europeista” (Ppe, S&d e Liberali di Renew) per poter completare il processo delle audizioni di conferma dei membri designati della nuova Commissione europea. (Agenzia askanews)

E a riempirlo fin oltre l’orlo, spiegano fonti del partito, è stato il Ppe. Il vaso è colmo per i socialisti al Parlamento europeo. (Corriere della Sera)