Germania al voto, tutti contro Scholz
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Bandiera bianca sulla Cancelleria di Berlino: Olaf Scholz ha ceduto sulla data delle elezioni anticipate in Germania, ora in programma per il 23 febbraio. Il cancelliere più impopolare della storia tedesca ha fatto marcia indietro dalla scadenza inizialmente prevista a fine marzo. Voleva sfruttare il tempo per recuperare consensi l'esponente di una SPD arenata al 16% nei sondaggi. A questa tattica temporeggiatrice si sono opposti i popolari, principale gruppo di opposizione forte del 33% delle preferenze, con una sintesi efficace di forza e apertura. Germania in campagna elettorale tra buchi di bilancio e riforme a metà. Scholz spera, ma è “inadeguato” per il 47% degli elettori SPD.
In Germania i capigruppo parlamentari, in una riunione straordinaria della Commissione elettorale, si sono accordati per svolgere le elezioni nazionali il 23 febbraio 2025. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, facendo valere termini di legge e necessità organizzative, aveva inizialmente suggerito il 9 marzo come data per chiamare circa 60 milioni di tedeschi alle urne, cercando un effetto traino per la SPD nel voto del 2 marzo ad Amburgo, città di cui fu sindaco e dove i sondaggi danno il suo partito al 30%, seguito da Verdi e CDU col 21%, AfD all’8% e Linke al 5%.
La Germania tornerà al voto il prossimo 23 febbraio. Dopo l'apertura di Olaf Scholz di domenica scorsa, CDU e SPD hanno trovato un compromesso sulla data delle elezioni anticipate senza eccessive difficoltà. Scholz porrà la questione di fiducia da parte della Dieta federale (Bundestag), la più importante delle due camere del parlamento della Germania, il 16 dicembre. Lo hanno annunciato, in due distinte comunicazioni alla stampa, il capogruppo del partito socialdemocratico (SPD) Rolf Mützenich e il leader dei cristianodemocratici (CDU) Friedrich Merz, i principali partiti delle attuali maggioranza e opposizione.
Cade Scholz, voto anticipato a febbraio. Ora la Germania resta senza timone. La buona notizia è che finalmente c’è una data per le elezioni tedesche: il 23 febbraio. La cattiva è che la prima economia europea resterà paralizzata per mesi. Ieri il ministro delle Finanze Jörg Kukies ha confermato i sospetti delle ultime ore: il Bundestag non farà in tempo a votare la finanziaria 2025.