Fuori le lobby fossili dalla Cop29
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Ogni anno, la COP dovrebbe rappresentare il momento clou per le decisioni sul cambiamento climatico, una riunione tra i Governi del mondo per definire piani ambiziosi a favore del clima. Tuttavia, la presenza crescente di grandi inquinatori e delle lobby fossili tra i partecipanti rischia di minare profondamente la credibilità e l’efficacia di questi eventi. Secondo A Sud, ISDE, Greenpeace, OpenPolis e molte altre organizzazioni impegnate per la salute e l’ambiente, è giunto il momento di dire basta alla partecipazione dei colossi inquinanti in questi negoziati, perché rappresentano un vero e proprio conflitto di interessi. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
IL PROGRAMMA – Oggi la ripresa degli allenamenti ad Appiano Gentile, l’Inter si trova ora a gestire un momento di transizione dovuto al grande esodo di ben 15 giocatori convocati dalle rispettive nazionali. (Inter-News)
Intendiamo rilanciare questa tecnologia che potrebbe cambiare le carte in tavola, in quanto può trasformare l'energia da arma geopolitica a risorsa ampiamente accessibile». Nell'ambito della nostra presidenza del G7, abbiamo organizzato il primo incontro del World Fusion Energy Group, promosso dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. (ilmattino.it)
(Orvieto) successo e partecipazione per il racconto per immagini, parole e suoni “Scrivere di Dio – Tommaso D’Aquino”, che si è svolto lo scorso sabato 9 novembre, in occasione della serata del Festival d’Arte e Fede 2024, svolta nel Duomo, dove si sono celebrati i 750 anni dalla morte del grande filosofo e teologo, la cui eredità spirituale e intellettuale a distanza di secoli continua ad interrogare. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Contraddizioni e paradossi in scena alla Cop29. E a dare pepe all'evento, aggiungete anche l'apologia dei combustibili fossili. (il Giornale)
Questa Cop29, come le altre, è stata criticata prima ancora di iniziare. Viene descritta come una conferenza di transizione, con un’importanza percepita minore rispetto a quella prevista per l'anno prossimo in Brasile. (la Repubblica)
Dimostrando la piena attendibilità di tutti i modelli climatici degli ultimi trent’anni, prodotti da tutti gli specialisti di ogni parte del globo, l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) certifica già da novembre che il 2024 sarà l’anno più caldo da quando si misurano le temperature dell’atmosfera e degli oceani, il primo in cui verrà superata la soglia critica di +1,5°C. (La Stampa)