Fuori le lobby fossili dalla Cop29
Ogni anno, la COP dovrebbe rappresentare il momento clou per le decisioni sul cambiamento climatico, una riunione tra i Governi del mondo per definire piani ambiziosi a favore del clima. Tuttavia, la presenza crescente di grandi inquinatori e delle lobby fossili tra i partecipanti rischia di minare profondamente la credibilità e l’efficacia di questi eventi. Secondo A Sud, ISDE, Greenpeace, OpenPolis e molte altre organizzazioni impegnate per la salute e l’ambiente, è giunto il momento di dire basta alla partecipazione dei colossi inquinanti in questi negoziati, perché rappresentano un vero e proprio conflitto di interessi. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
Uno degli obiettivi principali è superare la soglia dei 100 miliardi di dollari annui, una somma che i Paesi industrializzati del "Nord globale" si sono impegnati a trasferire ai Paesi in via di sviluppo, il "Sud globale". (la Repubblica)
Il rapporto pubblicato dall’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, nel secondo giorno di Cop29, a Baku, in Azerbaigian, potrà anche rivelare che degli oltre 120 milioni di persone in fuga nel mondo, tre quarti vivono in Paesi fortemente colpiti dai cambiamenti climatici. (Il Fatto Quotidiano)
Cop29: il cambiamento climatico al centro delle discussioni internazionali (TV2000)
Forse la scelta di Baku, in uno Stato definito autarchia fossile, non aiuta a credere nella mission poiché una parte del mondo troppo grossa ignora totalmente il pericolo emissioni e lo fa generando situazioni di concorrenza sleale in molti settori. (Corriere della Sera)
Cop29, Sanchez a Baku: "Catastrofe Valencia non è evento isolato, dobbiamo agire" 12 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
«L'Italia è all'avanguardia nella fusione nucleare. Nell'ambito della nostra presidenza del G7, abbiamo organizzato il primo incontro del World Fusion Energy Group, promosso dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. (ilmattino.it)