Meloni, il gioco delle tre carte in Europa non paga e spinge l’Italia in un vicolo cieco: che errore

L’ambiguità con cui Giorgia Meloni (premier d’Italia o leader della destra europea?) s’è mossa al vertice della Ue ha finito per umiliare l’Italia. In Europa il gioco delle tre carte non funziona: Giorgia, pensaci Quando Giorgia Meloni divenne premier il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier uscente Mario Draghi gliel’avevano raccomandato in tutti i modi: “Giorgia, se vuoi contare in Europa cerca sempre un buon rapporto con Francia e Germania“. (FIRSTonline)

Ne parlano anche altri media

"Credo che il fascismo sia stato una tempesta di acciaio, fuoco e fango che, nel dopoguerra, si è condensata in una serie di pozzanghere mai del tutto prosciugate. Così, in un'intevista al Corriere della Sera, Alessandro Giuli, presidente del Maxxi, giornalista e saggista. (L'HuffPost)

In fondo, oggi, sono gli unici due in Italia che sembrano capirci qualcosa di politica e se son gigli fioriranno. (ravennanotizie.it)

Pier Ferdinando Casini, che errore ha fatto la premier? «Interpretare un doppio ruolo, quello di premier italiano e quello di leader dei Conservatori europei, che l’ha fatta muovere con quella sorta di revanscismo da campagna elettorale anche dopo il voto». (Corriere Roma)

Il colloquio. Meloni, la portabandiera dell'eurorealismo: a lezione con Lorenzo Castellani

Comunque, incomprensibile. Perché è stata esclusa dai “caminetti” e dai “tecnocrati”. (Tiscali Notizie)

Giovanni Orsina La scommessa è che l’establishment sia costretto a dialogare per varare la Commissione. Il voto di FdI potrebbe essere decisivo: un elemento di forza per avere un portafoglio di peso (La Stampa)

Dall’altra parte c’è Lorenzo Castellani, politologo, editorialista e docente di Storia delle Istituzioni Politiche alla Luiss. Qualche ora dopo l’esclusione dell’Italia dal vertice sui top job europei – un problema «di metodo e di merito» per Giorgia Meloni – ecco giungermi un messaggio sullo smartphone: «Una forzatura insensata... (Secolo d'Italia)