Smascheriamo la violenza, in migliaia sfilano a Parma

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INTERNO

Oltre duemila persone hanno riempito le vie del centro di Parma per il corteo serale "Smascheriamo la violenza", una manifestazione organizzata per dire basta alla violenza sulle donne, che ha concluso gli eventi dedicati al 25 novembre. La marcia, partita da piazza Santa Croce, ha attraversato via D'Azeglio e via Mazzini, per terminare in piazza Garibaldi. L'evento è stato organizzato da diverse associazioni, tra cui Casa delle donne Parma, Centro antiviolenza di Parma, Ciac, 24Fps, La Paz Antiracist Football Club, L'Ottavo Colore, Maschi Che Si Immischiano, Uaar Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Art Lab Bene Comune, Il Post, Zonafranca, Vagamonde, Rete oltre la 194, udu Parma, Donne In Nero Parma e W4W.

Parallelamente, la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne ha coinvolto anche le scuole. Gli istituti di Urbino, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, hanno organizzato varie iniziative. Dai più piccoli, con incontri, attività e letture nei plessi del Volponi Pascoli, agli adolescenti, con assemblee d’istituto a tema e altri eventi, gli studenti sono stati ovunque i protagonisti.

In tutta Italia, la ribellione contro la violenza ha visto migliaia di persone scendere in piazza. A Firenze, in piazza della Signoria, il 25 novembre non era solo rosso, come la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne richiederebbe, ma anche nero, colore del lutto per le vittime di femminicidio. Alle ferite, alle bocche cucite o messe a tacere, si sono opposte centinaia di voci contro la violenza, di fiori, di occhi, di segni rossi sul volto, segno che qualcosa di diverso c’è davvero.

Anche in Versilia, a Viareggio, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata caratterizzata da cortei, sfilate, flash mob e spettacoli teatrali, per lanciare un allarme contro la violenza fisica, economica, psicologica e familiare che le donne, ancora con un alto numero di casi, sono costrette a subire.