Slittano le concessioni balneari

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Italia Oggi INTERNO

Concessioni balneari prorogate fino al 30 settembre 2027. Poi saranno messe a gara, ma “in presenza di ragioni oggettive che impediscano la conclusione della procedura selettiva” (per esempio la pendenza di un contenzioso o difficoltà legate alla gara) l’apertura al mercato potrà essere ulteriormente differita “con atto motivato per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 marzo 2028”. (Italia Oggi)

Ne parlano anche altre testate

C'è anche la norma sui balneari nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri che introduce "disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano". (Secolo d'Italia)

È durato poco più di mezz’ora il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al dl Infrazioni, un decreto legge che contiene disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano, comprese le norme per i balneari. (Today.it)

Il governo ha comunicato le nuove linee guida per la riforma delle concessioni balneari. Le amministrazioni dovranno avviare le gare entro giugno 2027, mentre le nuove concessioni avranno una durata variabile tra i 5 e i 20 anni, garantendo ai concessionari il tempo necessario per recuperare gli investimenti. (TarantoBuonaSera.it)

Secondo quanto previsto dal governo, le concessioni sono prorogate fino al settembre del 2027, ma in caso di ragioni oggettive che impediscono il completamento della procedura di gara possono essere ulteriormente rimandate al 31 marzo del 2028. (il Giornale)

Nella bozza che circolava oggi si prevedeva, in caso di ragioni oggettive che impediscono il completamento della procedura di gara, un ulteriore rimando al 31 marzo 2028. I punti principali della riforma delle concessioni balneari sono l’estensione della validità delle attuali, l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati, l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. (Open)

Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto-legge che riforma il sistema delle concessioni balneari. Con particolare riferimento alla procedura di infrazione sulle concessioni balneari, la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione". (Borsa Italiana)