Ruba in un grande magazzino: identificato ed arrestato giovanissimo ladro
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La Polizia di Stato ha arrestato un giovane di 16 anni ritenuto presunto responsabile dei reati di furto aggravato e danneggiamento in concorso. Il personale del Commissariato Borgo è intervenuto nei pressi di un grande magazzino sito nella centralissima via Di Palma, a seguito di un furto appena compiuto. Come appreso dagli addetti alla vigilanza del negozio, il presunto ladro - un giovanissimo ragazzo - dopo aver prelevato dagli espositori alcuni capi d’abbigliamento, si sarebbe appartato nei camerini per eliminare le placche antitaccheggio e sarebbe uscito in gran fretta. (Tarantini Time Quotidiano)
Su altre fonti
MONREALE – “Il contratto decentrato prevede le progressioni orizzontali per i dipendenti, partendo da chi in questi 4 anni non vi è rientrato, le indennità di specifiche responsabilità, le indennità di turno, le indennità di funzione ed altri istituti contrattuali che danno ristoro ai dipendenti comunali- dichiarano Luigi D’Antona per la Fp Cgil di Palermo e gli Rsu Maria Giordano e Rocco Micale – Inoltre, si appostano i proventi della 208 del codice della strada, le risorse provenienti dalle contravvenzioni, da distribuire agli agenti della polizia municipale che integreranno la performance ordinaria dei lavoratori della Polizia municipale. (Monrealelive.it)
Tra gli assunti anche l’assessore monrealese Fabrizio Lo Verso (Il Mosaico). (Monrealelive.it)
Leggi tutta la notizia Tra questi spiccano i nomi di Domenico e Pietro Centonze, cugini e figure chiave nel mandamento... (Virgilio)
PALERMO – La data spartiacque è il 2005, anno in cui l’imprenditore Luigi Prenci diventa socio di Giovanni Mattarella, genero del boss Vito Gondola. Ha sposato, infatti, Rosaria, figlia del capomafia di Mazara del Vallo, uno dei più fedeli alleati di Matteo Messina Denaro. (Livesicilia.it)
È cugino del capomafia ergastolano Natale Bonafede e nel 2021 è stato assolto, per «non aver commesso il fatto», dalla Corte d’assise d’appello di Palermo dall’accusa di avere ucciso i tunisini Rafik El Mabrouk e Alì Essid, di 31 e 34 anni, uccisi con due colpi di fucile, la notte del 3 giugno 2015, in contrada Samperi, tra Marsala e Mazara, di fronte l’ex distilleria Concasio. (Giornale di Sicilia)
Un episodio di turbativa d'asta emerso nell'operazione antimafia odierna getta luce sui meccanismi di infiltrazione mafiosa nelle procedure giudiziarie, con gravi ripercussioni sull'economia locale.... (Virgilio)