Minaccia mafiosa, fermati due trentini

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Trentino TV INTERNO

Parte tutto a giugno 2023, con l’episodio della testa di pecora mozzata lasciata davanti una casa a Dimaro - il “souvenir” da cui prende il nome l’indagine dei carabinieri. Porto e possesso di armi, incendio doloso – quello dello scorso giugno che ha ridotto in cenere il bicigrill di Pellizzano - e tentata estorsione commessa con il metodo mafioso. Di questo sono accusati due uomini. Per la prima volta si tratta di trentini che si atteggiano a mafiosi. (Trentino TV)

Se ne è parlato anche su altri media

Si tratta di uno dei gravissimi episodi contestati a un pregiudicato dalla Procura di Trento. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Trento quelli del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cles hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dell'uomo, ritenuto responsabile, assieme a un'altra persona, della tentata estorsione commessa con metodo mafioso ai danni di una famiglia di imprenditori ortofrutticoli della Val di Sole nel giugno del 2023. (ilgazzettino.it)

Svolta nelle indagini in Val di Sole, per il caso di minacce mafiose a un imprenditore e dell’incendio del bicigrill di Pellizzano. (Il T Quotidiano)

/10/2024 Nella mattinata di oggi, 1 ottobre, nel comune di Peio i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trento, unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cles hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero nei confronti di un 60enne solandro, con numerosi precedenti all’attivo, ritenuto responsabile, assieme a un’altra persona, di porto e possesso di armi, incendio doloso e tentata estorsione commessa con il metodo mafioso. (ladigetto.it)

I due, il mandante di 60 anni della Val di Sole e l'esecutore di 56 anni della Val di Non, sono gli autori delle minacce con metodi mafiosi a Dimaro dove, davanti alla casa di un imprenditore lo scorso anno fu recapitato un messaggio intimidatorio corredato da una testa mozzata di pecora. (il Dolomiti)

“Questo te lo manda la famiglia che non scorda l’infamata. L’episodio, che è avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 giugno, ha portato gli investigatori ad aprire un fascicolo. (Il Fatto Quotidiano)

Sono questi, al momento, i reati contestati a due trentini, un 60enne pluripregiudicato originario della val di Sole ed un56enne della val di Non. Inoltre, secondo le indagini, sarebbero anche i responsabili dell'incendio che ha distrutto il Bicigrill di Pellizzano il 6 giugno scorso. (Il Messaggero Veneto)