Omicidio Sharon Verzeni, parla la sorella di Moussa Sangare: "Non stava bene ma nessuno lo ha aiutato"

“Quando ci hanno detto che era stato lui a uccidere quella povera ragazza, siamo rimaste scioccate. Sapevamo che non stava bene, ma mai avremmo potuto pensare che potesse arrivare a questo“. Con queste parole, Awa Sangare, sorella di Moussa Sangare, l’assassino reo confesso di Sharon Verzeni, racconta lo shock e il dolore della sua famiglia. Omicidio Verzeni, lo sfogo della sorella di Sangare Moussa e le droghe sintetiche La minaccia con il coltello Omicidio Verzeni, lo sfogo della sorella di Sangare Awa in un’intervista rilasciato all’Eco di Bergamo non nasconde l’amarezza verso un sistema che, secondo lei, non ha saputo offrire l’aiuto necessario per salvare suo fratello dalla spirale di autodistruzione in cui era caduto. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altri media

Intanto, dal passato turbolento del giovane spuntano almeno tre denunce per maltrattamenti familiari nei confronti della sorella e della madre. È cominciato alle ore 9 di questa mattina l'interrogatorio di convalida del fermo di Moussa Sangare, l'assassino di Sharon Verzeni. (il Giornale)

"È stata un'escalation. Io e mia madre Kadiatou abbiamo fatto di tutto per aiutarlo. Non volevamo credere a quello che ha confessato. Con mamma siamo scoppiate in lacrime. Forse però se ci avessero ascoltate Sharon sarebbe ancora viva. (Sky Tg24 )

Lo ha detto la procuratrice aggiunta Maria Cristina Rota, nel corso della conferenza stampa in procura a Bergamo. “Ha reso piena confessione, non c’è nessun movente. (La Repubblica)

Omicidio di Sharon Verzeni, la confessione di Moussa Sangare: «Lei guardava le stelle, la uccidevo e mi chiedeva perché»

A portarla – a quanto riferiscono alcune persone che hanno assistito alla scena – è stato di prima mattina Sergio Ruocco, il compagno della vittima, che poi si è intrattenuto in paese per un giro. (Adnkronos) – Nuovi cartelli e nuovi mazzi di fiori adornano il luogo in via Castegnate in cui Sharon Verzeni è stata accoltellata a morte nella notte tra il 29 e il 30 luglio. (CremonaOggi)

«Avevamo paura. «Alla fine è arrivato a uccidere». (Open)

Ha mollato la bicicletta e l'ha aggredita, cingendole le spalle: voleva colpirla al cuore, il coltello è rimbalzato, probabilmente sullo sterno, è caduto. Era uscito con il feeling di accoltellare qualcuno. (ilgazzettino.it)