Brugnaro "Ho coscienza pulitissima e lo dimostrerò"

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PNRR Ponte sullo Stretto

VENEZIA (ITALPRESS) – “C’è un’inchiesta in corso, da parte mia so di avere la coscienza pulitissima” e “lo dimostrerò nelle sedi opportune. Per una persona onesta, questo è un colpo che non auguro a nessuno”. Lo ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, durante il Consiglio comunale. “Per quanto mi riguarda, le questioni sono sempre le stesse: la proprietà di Pili, la gestione del trust, palazzo Papadopoulos che abbiamo deciso di vendere” e “quei soldi li abbiamo utilizzati per il bilancio del Comune”, ha sottolineato. (OglioPoNews)

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Corruzione, il sindaco di Venezia Brugnaro: "Sono pronto alla mia Via Crucis" (La Stampa)

|| E’ la prima apparizione pubblica di Luigi Brugnaro dopo l’inchiesta giudiziaria che tre giorni fa ha travolto il Comune di Venezia. (ANTENNA TRE)

All'uomo d'affari la Procura contesta la somma di 73 mila euro versata sui conti dell'assessore Renato Boraso, ora in carcere, per l'acquisto di Palazzo Papadopoli, proprietà comunale. Ching Chiat Kwong, il magnate di Singapore che voleva “comprare” Venezia, è tra gli indagati nell'inchiesta per corruzione nel Comune del capoluogo veneto. (ilmessaggero.it)

Inchiesta di Venezia: interrogato Boraso che non risponde, per ora…

“TENUTO CONTO che da anni, con diverse amministrazioni, il Comune di Perugia realizza un programma di eventi estivi volto ad animare la Città, offrendo a residenti e turisti occasioni di svago ed elevazione culturale; Il consigliere Leonardo Varasano ha presentato un’interrogazione per avere chiarimenti sulla programmazione degli eventi estivi del Comune: (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

In occasione della seduta del Consiglio della Città Metropolitana di Venezia in cui era prevista l'approvazione dell' assestamento di bilancio che garantisce il finanziamento di quasi 9 milioni di Euro ai comuni metropolitani esclusi dal PNRR e l'ok per il nuovo deposito Actv di Dolo il sindaco Luigi Brugnaro ha accennato alle questioni giudiziarie che lo hanno coinvolto. (La Piazza)

Secondo la procura di Venezia, Boraso era al centro di un vero e proprio sistema di tangenti, e avrebbe ricevuto decine di fatture e bonifici in cambio di favori nell’orientare gare d’appalto per servizi comunali o destinati alle società partecipate. (tviweb)