Trump nomina il controverso Matt Gaetz ministro della Giustizia (già sotto indagine per traffico sessuale). I repubblicani: «Decisione folle e ridicola»
Donald Trump ha nominato il suprematista e anti-abortista Matt Gaetz, 42 anni, come prossimo procuratore generale degli Stati Uniti. Una decisione ben accolta da Elon Musk, che su X ha commentato «Il martello della giustizia sta arrivando», ma che, al tempo stesso, ha lasciato sotto schock il dipartimento di Giustizia americano, e molti tra gli stessi repubblicani. Gaetz, infatti, è stato oggetto di un'indagine federale su traffico sessuale (era sospettato di aver fatto sesso con una minorenne, e di averla pagata) conclusasi senza accuse nel febbraio 2023, oltre ad aver regolarmente attaccato in passato sia il Dipartimento di Giustizia che l'FBI. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
– C’è grande fermento negli Stati Uniti per l’annunciata nomina di Matt Gaetz a procuratore generale (il nostro ministro della Giustizia), un altro fedelissimo che Trump – il primo ex presidente condannato penalmente nella storia degli Usa – ha chiamato alla sua corte appena eletto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ha aspettato la nomina finale per scioccare, scandalizzare, lasciare attonita la Washington politica. Ha aspettato la fine per assegnare il ruolo per lui più significativo e per far capire a tutti, democratici e repubblicani, che la sua presa sul governo americano sarà totale, aggressiva, incurante di forme e tradizioni. (Il Fatto Quotidiano)
Ma la notizia non è piaciuta neanche a una parte dei Repubblicani: il legale, ferventi anti-abortista, è stato accusato di traffico sessuale e molestie. (Fanpage.it)
“È un avvocato talentuoso e tenace, proteggerà i nostri confini, smantellerà le organizzazioni criminali, metterà fine all’uso della giustizia come arma e ripristinerà la fede e la fiducia degli americani nel dipartimento di Giustizia, dopo che è stata totalmente distrutta”, ha annunciato sui social il presidente eletto, per giustificare una scelta che appare tra le più sorprendenti e provocatorie nell’ambito delle nomine per la nuova amministrazione. (ISPI)
Nel 2017 aveva, invece, fatto scalpore il suo incontro segreto in Siria con il presidente Bashar al-Assad, che gli Stati Uniti in quel momento stavano cercando di isolare in tutti i modi a causa della sua brutale repressione della rivolta interna. (Corriere del Ticino)
Le scelte di Donald Trump continuano a far discutere: dopo aver indicato come ministro della Difesa americano un ospite fisso di Fox News senza nessuna esperienza amministrativa e grande teorico del repulisti dentro la Difesa contro i generali “woke”, adesso ha scelto come direttrice della National Intelligence – l’ufficio attualmente coperto da Avril Haines, che supervisiona 18 agenzie di spiona… (La Stampa)