Giornata mondiale AIDS, prevenzione e terapie personalizzate da adeguare al nuovo identikit di pazienti e persone a rischio

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Policlinico Gemelli SALUTE

Giornata mondiale AIDS, prevenzione e terapie personalizzate da adeguare al nuovo identikit di pazienti e persone a rischio Mantenere alta l’attenzione alle nuove sfide, anche epidemiologiche, poste dall’infezione da HIV, considerare sempre più la qualità di vita tra gli obiettivi prioritari di trattamento, costruire percorsi innovativi per una sempre maggiore personalizzazione della cura e continuare a contribuire con ricerche che, negli anni, hanno arricchito le linee guida nazionali e internazionali. (Policlinico Gemelli)

Ne parlano anche altre fonti

Together we will end aids, insieme metteremo fine all’Aids: con questo slogan l’Asl 1, in collaborazione con Croce Rossa, domani sera sarà presente con un presidio a partire dalle 18.30 in piazza Bresca. (La Stampa)

Leggi tutta la notizia Presentato questa mattina a Palazzo Zanca l'evento 'Amati, Proteggiti, Amati' in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids che si celebra domenica 1 dicembre.... (Virgilio)

Solo in Lombardia ce ne sono stati 377, con un'incidenza di 3,8 su 100mila persone. Nel 41% dei casi si è trattato di diagnosi tardive. (MilanoToday.it)

Giornata mondiale dell’Aids: prevenzione e terapie personalizzate sul nuovo identikit dei pazienti

Eppure, ancora oggi, il 14,5% degli italiani pensa che sia sufficiente baciare una persona con Hiv in modo appassionato per contrarre il virus. L'11,8% vede il rischio nell'usare i bagni in comune con persone con Hiv, il 16,6% nell'essere punti da una zanzara che prima ha punto una persona con Hiv o respirare l'aria respirata da una persona con Hiv (5,2%). (Vanity Fair Italia)

Il Gremio dei Fabbri festeggia nel fine settimane la propria Festa grande in onore del patrono Sant’Eligio, santo francese morto nel 660 e al quale è dedicata la cappella nel duomo di San Nicola dal 1515. (SARdies.it)

Necessaria dunque una maggior sensibilizzazione sulle norme di prevenzione e di accesso al test e non solo tra i giovani, visto che l’aumento più significativo dopo il 2020 è stato registrato nella fascia d’età 40-49 anni e nella trasmissione eterosessuale. (Sanità24)