Europee, Meloni: "Finita stagione Italia con piattino in mano. Vinto scudetto, ora vinciamo Champions"

(Adnkronos) – “Dicono che ormai le campagne elettorali e la politica in generale si facciano soprattutto in rete e sui social, non per noi. Per noi si fanno ancora guardando le persone negli occhi perché quelle persone possano vedere se il nostro sguardo è sincero. Non rinunceremo mai alla piazza, perché è da dove siamo venuti. E sarà qui che torneremo, in piazza in mezzo alla gente”. Giorgia Meloni è sul palco della manifestazione di Fdi in Piazza del Popolo, che chiude la campagna elettorale per le europee, e si rivolge alla platea dei militanti: “Questa piazza racconta anche la differenza tra noi e la rabbia, la cattiveria dei nostri avversari più livorosi. (Entilocali-online)

La notizia riportata su altri giornali

"Siamo a un punto di svolta, ed è come se fosse una sorta di referendum tra due visioni opposte d'Europa - ha dichiarato dal palco di piazza del Popolo - da una parte l'Europa ideologica, centralista, nichilista, sempre più tecnocratica, sempre meno democratica, dall'altra la nostra Europa concreta, coraggiosa, fiera, che non dimentica le sue radici perché definiscono chi siamo nel tempo". (ilmessaggero.it)

– “Si lanciano allarmi infondati, si attivano i circuiti della sinistra italiana ed europea, si fa gazzarra in Parlamento sperando che qualcuno ci creda, cercando di impedirci di sedere al tavolo dei grandi, ma ... (Gazzetta Matin)

La delegazione, con il deputato Francesco Michelotti, il vicesindaco capitani, l’assessore Tucci, era presente in Piazza del Popolo per sostenere il comizio di Giorgia Meloni, che ha lanciato di fatto l’ultima settimana di campagna elettorale in vista del voto all’Europee della prossima settimana. (RadioSienaTv)

Meloni ai suoi sostenitori: Ho rinunciato a tutto per non deludervi, ditemi che siete al mio fianco (L'Unione Sarda.it)

«Presidente De Luca, sono quella stronza della Meloni», sparano gli altoparlanti. Il nome della leader è dappertutto in piazza del Popolo. (La Stampa)

Sono abituati a cercare il soccorso esterno contro chi non condividono in patria. Per la sinistra il suo personale destino vale sempre di più di quello di tutti gli italiani messi insieme: ormai si appellano apertamente senza pudore ai condizionamenti esterni, lo fanno ogni giorno per cercare di fermarci ma non funziona più". (La Gazzetta del Mezzogiorno)