L'ultimo comizio di Giorgia Meloni: un appello all'amore e alla costruzione

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha tenuto il suo ultimo comizio prima delle elezioni europee in piazza del Popolo a Roma. Ha attaccato la sinistra, fatto riferimenti calcistici e citato Rino Gaetano. Ma il messaggio principale è stato un appello all'amore e alla costruzione, in contrasto con la rabbia e la cattiveria dei suoi avversari.

Meloni ha esordito dicendo che non rinuncerà mai a quella piazza, perché è da dove è venuta. Ha sottolineato la differenza tra lei e i suoi avversari più livorosi, dicendo che il suo motore sarà sempre l'amore e non l'odio, costruire e non distruggere.

Ha poi rivolto un appello ai suoi sostenitori, dicendo che ha rinunciato a tutto quello a cui poteva rinunciare solo perché non voleva deludervi. Ha chiesto in cambio solo di rinunciare a 5 - 10 minuti del loro tempo per dirmi che sono al suo fianco.

Meloni ha definito le prossime elezioni europee come un referendum. Ha sfidato Schlein, dicendo "Non scappi sempre, sono o no leader democratica?".

Infine, è stato trasmesso l'audio dell'ormai celebre saluto polemico tra la premier Giorgia Meloni e il governatore campano Vincenzo De Luca, a Caivano. Meloni ha chiesto "Una donna insultata deve reagire o sottomettersi? o vale solo perché io sono una donna di destra e lui un uomo di sinistra?".

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