Iraq, 20 fa iniziava l’invasione Usa, cosa rimane?
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Ho pensato di iniziare con una notizia, che non è una notizia, ma è una ricorrenza, ma che visti i tempi che corrono ci da modo di parlare anche di attualità. Oggi è il 20 marzo, 20 anni fa esatti iniziava l’operazione militare americana in Iraq. Nella notte compresa tra il 19 e il 20 marzo 2003 sono partiti i primi bombardamenti, sono state udite le prime esplosioni subito dopo l’attivazione degli allarmi aerei. (Italia che Cambia)
La notizia riportata su altri giornali
Poi magari, vent’anni dopo, ti scandalizzi perché i cattivi hanno imparato dai buoni. Ah, sì, nel mentre ci sono stati morti incalcolabili, ma quelli evidentemente sono secondari, anzi, “necessari per i valori democratici”. (IlSudEst)
Il filosofo Michael Walzer L'esperienza non ha spinto gli Stati Uniti a cambiare il loro impegno militare, e nemmeno la strategia in Afghanistan. Quello che è cambiato nel dibattito è stato il tema di come uscire da questi interventi, secondo il filosofo di Princeton (la Repubblica)
Di Pasquale Pugliese (Il Fatto Quotidiano)
Vent’anni fa, le truppe di terra statunitensi e alleate invasero l’Iraq. La campagna di bombardamenti «shock and awe» era iniziata il giorno prima. Quello che è successo il 20 marzo 2003 non è stato un «errore». (Jacobin Italia)
Sono stati celebrati lunedì i vent’anni dall’inizio dell’invasione americana dell’Iraq. Per l’occasione il viadanese Paolo Bergamaschi, per tanti anni impegnati al Parlamento Europeo, ha prodotto un video che unisce un suo brano, montato assieme ad alcune immagini del fotografo di Casalmaggiore Tiziano Schiroli. (OglioPoNews)
L’operazione, sulla scia degli attentati dell’11 settembre 2001 e di Amerithrax, aveva trovato l’avallo della Gran Bretagna di Tony Blair, della Spagna di José Maria Aznar e dell’Italia di Silvio Berlusconi, oltre che di una ventina di altri leader e Paesi. (L'INDIPENDENTE)