Rende, la giunta e la maggioranza: «ingiustizia è fatta. Ora ricorso al TAR»

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Quotidiano online INTERNO

RENDE – “Oggi, come ieri, non abbiamo nulla da temere. Abbiamo sempre agito con trasparenza per il bene comune, per la nostra città“. A scriverlo in una nota la giunta e la maggioranza del comune di Rende. “Dimettersi – questo sia chiaro a chi oggi canta vittoria, disconoscendo le basilari norme del diritto e senza rendersi conto del danno fatto a questo municipio – non avrebbe cambiato il corso di una storia, purtroppo già scritta. (Quotidiano online)

La notizia riportata su altre testate

Si tratta di Santi Giuffrè, prefetto a riposo; Rosa Correale, viceprefetto Vicario in servizio nella Prefettura della città bruzia, e Michele Albertini, dirigente di 2a fascia, in servizio presso la Prefettura di Brindisi. (Il Dispaccio)

Il Consiglio dei ministri durante la seduta del 27 giugno, ha deliberato lo scioglimento dell’organo consiliare di Rende. Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, in attesa del perfezionamento dell’iter procedurale e ravvisando “urgenti motivi connessi all’esigenza di garantire la normale attività amministrativa dell’ente” - ai sensi dell'articolo 143, comma 12, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (Tuoel) - ha disposto la sospensione di tutti gli organi di governo del comune. (Ministero dell'Interno)

Condizionamenti mafiosi e messa in discussione del buon andamento della Pubblica Amministrazione : il consiglio dei ministri ha sciolto il il comune di Rende sulla base di un rapporto di 600 pagine. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)

Non solo. Gli investigatori avevano scoperchiato un vaso di Pandora, dal quale sono emersi gli interessi delle ‘ndrine sul Comune di Rende. (StrettoWeb)

La decisione è arrivata dopo la relazione della commissione prefettizia inviata dopo l’operazione Reset, del 1 settembre scorso, che portò agli arresti dell’allora primo cittadino, Marcello Manna e di diversi amministratori. (Secolo d'Italia)

Michele ALBERTINI, Dirigente di II Fascia, in servizio presso la Prefettura di Brindisi. Il provvedimento di sospensione si è reso necessario ricorrendo urgenti motivi connessi all’esigenza di garantire la normale attività amministrativa dell’Ente, in attesa del perfezionamento dell’iter procedurale del decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento (Corriere di Lamezia)