La politica israeliana sta con Netanyahu: “Decisione antisemita”. Ben Gvir: “Prendiamoci la Cisgiordania”

La politica israeliana sta con Netanyahu: “Decisione antisemita”. Ben Gvir: “Prendiamoci la Cisgiordania”
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L'HuffPost ESTERI

Non è solo il primo ministro Benjamin Netanyahu a respingere la decisione della Corte dell'Aja di spiccare nei suoi confronti e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant un mandato d'arresto internazionale per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. È tutto il mondo politico israeliano a esprimere solidarietà verso il capo del governo, che ha vis… (L'HuffPost)

Su altri giornali

«Crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi fra l’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024» (giorno in cui sono state depositate le istanze). (la Repubblica)

alcune riunioni tra maggioranza e governo e successivamente con commissione Bilancio del Senato sul decreto Fisco. Si voterà su (Tuttosport)

Le decisioni della Cpi sono vincolanti, ma spetta ai singoli Paesi membri garantire la cooperazione e intervenire. (il Giornale)

Da Milosevic a Maduro, tutti i capi di Stato finiti nel mirino dell’Aja

L'Alto rappresentante dell'Unione Europea, Josep Borrell, ha sottolineato che i mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e i funzionari di Hamas sono una questione legale e non politica, e che sono vincolanti per tutti i 27 Paesi membri dell'Ue e per gli altri firmatari della Corte penale internazionale. (Il Sole 24 ORE)

“Vedremo quali sono i contenuti della decisione e le motivazioni che hanno spinto a questa decisione la corte. Noi sosteniamo la Cpi ricordando sempre che la Corte deve svolgere un ruolo giuridico e non un ruolo politico. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo Vladimir Putin, la Corte penale internazionale ha emesso un nuovo mandato d'arresto per il Primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, e il leader di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri. (La Stampa)