Mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e il leader di Hamas per “crimini contro l’umanità”
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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza. Mandati di arresto per il leader di Hamas Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio). La Corte spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È tutto il mondo politico israeliano a esprimere solidarietà verso il capo del governo, che ha vis… (L'HuffPost)
Dopo Vladimir Putin, la Corte penale internazionale ha emesso un nuovo mandato d'arresto per il Primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, e il leader di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri. (La Stampa)
Le decisioni della Cpi sono vincolanti, ma spetta ai singoli Paesi membri garantire la cooperazione e intervenire. (il Giornale)
Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante la puntata di Porta a Porta in onda stasera su Raiuno. "Io ritengo che la sentenza della Corte penale internazionale sia sbagliata" ma se Benyamin Netanyahu e Yoav Gallant "venissero in Italia dovremmo arrestarli perché noi rispettiamo il diritto internazionale". (Il Mattino di Padova)
“Vedremo quali sono i contenuti della decisione e le motivazioni che hanno spinto a questa decisione la corte. Noi sosteniamo la Cpi ricordando sempre che la Corte deve svolgere un ruolo giuridico e non un ruolo politico. (Il Fatto Quotidiano)
le opposizioni. "Non iniziamo oggi, stiamo continuando commissione Bilancio del Senato sul decreto Fisco. Si voterà su (Tuttosport)