Taxi spariti a Roma e Uber ne approfitta: chiesti 200 euro per una corsa da via Gregorio VII al quartiere Trieste
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È la notte di San Silvestro, quella che segna l'inizio di un nuovo anno e, per molti, l'occasione di brindare senza troppi pensieri. Ma quest'anno, per tanti romani, la festa è finita prima di cominciare, o perlomeno è arrivata con un costo da capogiro. In una Capitale sempre più congestionata, con la paura del nuovo Codice della Strada che fa il suo ingresso e l'alcol che fa schizzare il tasso di interesse verso alternative al volante, c'è chi ha cercato rifugio nei servizi di trasporto privato, come Uber, ritrovandosi a fare i conti con una delusione. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Sono le mosse su cui lavora il ministero delle Infrastrutture per provare a evitare quello che si è visto a Roma a Capodanno: dopo mezzanotte quasi nessun taxi, solo auto di Uber e noleggio con conducente (Ncc), ma non dovunque e a prezzi anche stratosferici. (ilmessaggero.it)
La nuova normativa, anticipata da Il Messaggero, prevede che i tassisti, sia con radiotaxi che tramite app come Uber, ricevano informazioni solo sul luogo di partenza del cliente, senza conoscere in anticipo la destinazione. (leggo.it)
L’anno nuovo è cominciato a Roma con l’incubo di non riuscire a tornare a casa dopo il concerto o il veglione, a causa della mancanza di taxi e delle tariffe folli applicate da molti autisti di Uber e degli altri noleggi alternativi. (ilmessaggero.it)
Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico, recita la massima attribuita a Giulio Cesare. Il consiglio del condottiero romano è stato fatto proprio da Uber. L'espansione sul mercato italiano passa anche dall'alleanza con la categoria che più di ogni altra ha contestato l'avanzata dell'app per prenotare un auto con conducente: i tassisti. (L'HuffPost)
Però le auto di Uber (e altre app simili) si riuscivano a trovare. Il prologo c’è stato a Roma nella notte di Capodanno: finiti tutti i vari concerti ed eventi, spento pure l’ultimo fuoco d’artificio, bevuto l’ultimo bicchiere, non c’era un taxi che fosse uno per le strade di Roma. (ilmessaggero.it)
L’inchiesta del Messaggero ha evidenziato un classico cortocircuito normativo, con l’Unione Europea che svincola, alleggerisce e toglie regole e l’Italia che rimane in mezzo al guado: né normative stringenti né liberalizzazioni selvagge. (ilmessaggero.it)