Beffa Irpef per il ceto medio: con la riforma l’aliquota sale al 56%
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Roma — Il governo della tassa piatta per tutti, promessa in campagna elettorale e realizzata solo per gli autonomi, è lo stesso della stangata sul ceto medio. Quella che da gennaio si abbatterà sui lavoratori dipendenti con reddito tra 32 mila e 40 mila euro. Per effetto della terza manovra dell’esecutivo Meloni, l’aliquota Irpef schizzerà al 56% in quella fascia dal 35% ufficiale. Lo stesso ceto… (la Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Il taglio alla detrazioni per i redditi superiori a 75mila euro interessa anche i mutui per l’acquisto della prima casa e le spese di istruzione e universitarie. In modo indiretto, con la manovra sulle detrazioni con la manovra si ridisegna il welfare, con la sola garanzia dello sconto fiscale sulle imposte per le spese sanitarie. (Il Sole 24 ORE)
Restano escluse le spese sanitarie, ma il nuovo meccanismo rischia di incidere profondamente sul bilancio di molte famiglie italiane, rendendo indispensabile pianificare attentamente le spese future. La Legge di Bilancio 2025 introduce una stretta significativa sulle agevolazioni fiscali, limitando le detrazioni per redditi superiori a 75mila euro. (I-Dome.com)
"Nonostante la riduzione del numero di aliquote legali disposta con il decreto attuativo della delega, il numero delle aliquote marginali effettive aumenta, passando da 4 a 7, e il loro andamento risulta più irregolare, con valori che raggiungono il 50% per i redditi compresi tra 32.000 e 40.000 euro". (Alto Adige)
Il concordato preventivo biennale, se i risultati saranno buoni, potrebbe portare in dote alcune buone notizie per i contribuenti italiani. Il Viceministro Leo continua a ribadire l’intenzione del governo di introdurre un nuovo taglio a una delle imposte più pesanti che versano i contribuenti italiani, e cioè l’IRPEF. (InvestireOggi.it)