Giorgetti lascia la busta paga 2025 sotto l'albero: è piena di nuove tasse | 1000€ strappati dalle nostre tasche
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La nuova Legge di Bilancio prevista per il 2025 non farà passare un buon Natale a molti lavoratori, i quali dovranno dire addio in busta paga a 1000€. Come sempre, a prescindere da chi arriva al governo, vediamo quella consueta pratica del togliere da una parte per dare all’altra. Insomma bisogna far quadrare i conti, motivo per cui, non sempre questo bilanciamento va a favore dei lavoratori, oseremmo dire quasi mai. (Cataniaoggi.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Il taglio del cuneo fiscale La legge di bilancio rende strutturale il taglio del cuneo fiscale. Il sostegno dei salari bassi sarebbe garantito anche dal salario minimo, che il governo non sembra invece intenzionato a introdurre. (Lavoce.info)
Questi cambiamenti includono modifiche al sistema delle detrazioni fiscali e nuove soglie di deducibilità, con effetti differenziati a seconda dei livelli di reddito e della composizione familiare. La Legge di Bilancio 2025 prevede una serie di interventi fiscali che mirano a ridurre il cuneo fiscale e riformare le aliquote Irpef per i lavoratori dipendenti. (il Giornale)
La premier Meloni lo ha confermato anche durante l’incontro con i sindacati, ma tutto dipenderà dal Concordato biennale preventivo per gli autonomi (scaduto alla fine di ottobre, ora un decreto lo riapre fino al 12 dicembre): se le adesioni saranno massicce, ci saranno i fondi per fare il taglio (per ora, invece, sono state solo confermate le tre aliquote Irpef con i tetti alle detrazioni: qui cosa cambia). (Corriere della Sera)
Finora il testo della Manovra non lo ha previsto, ma la promessa fatta a suo tempo dal governo è di abbassare l’aliquota Irpef della classe media (redditi tra i 28 e i 50 mila euro), ovvero ridurre il secondo scaglione dall’attuale 35% al 34% o, addirittura, al 33%. (Corriere della Sera)
La prima scadenza del 31 ottobre ha già fruttato allo Stato circa 1,3 miliardi di euro, grazie all'adesione di 500mila contribuenti. – Il governo ha deciso di riaprire i termini per il concordato preventivo biennale, offrendo alle partite Iva un’ulteriore opportunità per mettersi in regola con il fisco fino al 12 dicembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Mentono sapendo di mentire o sono inconsapevoli di quel che fanno. (Collettiva.it)