Mutilazioni genitali: in Italia le subiscono 80mila donne, 7mila sono minorenni

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Corriere della Sera INTERNO

Oltre 200 milioni di donne nel mondo hanno subito mutilazioni genitali e il fenomeno è presente anche in Italia. Molte persone, inclusi operatori sanitari, ritengono che la pratica nasca da motivi religiosi, ma in realtà non è prescritta in alcun credo. Di questi temi si è parlato in un incontro organizzato da Istituto superiore di sanità (Iss) e Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, in vista della Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) del 6 febbraio. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

“Mi ricordo Leyla, una ragazza nigeriana, era stata infibulata a 11 anni, quando è venuta da me aveva molte cicatrici, dolori, non riusciva a stare seduta”, racconta a Fanpage.it Massimiliano Brambilla, chirurgo plastico che da anni opera donne a cui sono stati asportati gli organi genitali esterni. (Fanpage.it)

L'evento, in occasione della Giornata Tradizione, Tabù, Inconsapevolezza, Trauma e Sana Comunità. (Io Donna)

Sono previsti i saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, del presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni e della presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità Francesca Basanieri. (gonews)

Si tratta di un evento rivolto in particolare alle studentesse e agli studenti delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, volto a stimolare per la riflessione sul tema del ruolo delle donne nella scienza, per incoraggiare le studentesse ad essere pienamente loro stesse nel seguire le proprie passioni, soprattutto nello studio delle materie scientifiche, le cosiddette STEM – Science, Technology, Engineering & Mathematics. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Per contrastarle servono informazione e consapevolezza, racconta Stella Okungbowa, mediatrice culturale nigeriana che lavora con ActionAid. Ma oggi anche la chirurgia plastica rappresenta una possibilità, mettendo in campo tecniche ricostruttive e rigenerative, che permettono alle vittime di riappropriarsi del proprio corpo, spiega il professor Massimiliano Brambilla (Sky Tg24 )

Tuttavia, la fragilità dei progressi compiuti è diventata evidente: in Gambia, ad esempio, persistono i tentativi di abrogare il divieto di mutilazione genitale femminile, anche dopo che una prima proposta in tal senso è stata respinta dal Parlamento lo scorso anno. (UNICEF Italia)