Israele in allerta per probabile attacco dall’ Iran, 47 morti nei raid notturni sul centro di Gaza
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Israele si trova in un "alto livello di prontezza" in vista di un possibile attacco dall'Iran. Lo scrive la Cnn citando una fonte militare israeliana, che tuttavia ha aggiunto che stanno "ancora valutando il processo decisionale in Iran" per determinare se e quando avrà luogo una rappresaglia per i raid israeliani contro la Repubblica islamica della scorsa settimana. Secondo la fonte, i recenti attacchi israeliani alle strutture di produzione missilistica e alla difesa aerea iraniana hanno "creato un dilemma per Teheran", poiché la sua capacità di colpire Israele e difendersi da futuri attacchi israeliani è stata diminuita. (Tiscali Notizie)
Su altri giornali
La guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha dato ordine lunedì scorso al Consiglio per la sicurezza nazionale iraniano di prepararsi ad attaccare Israele. (ilmessaggero.it)
Diverse esplosioni, seguite da nuvole di fumo, sono avvenute in almeno tre punti della periferia della capitale libanese, dopo che l'esercito israeliano aveva ordinato l'evacuazione di diversi edifici della roccaforte di Hezbollah. (ilmattino.it)
Una settimana dopo l’attacco sferrato da Israele all’Iran, Teheran torna ad alzare i toni e a promettere una risposta «brutale» e che «farà pentire» lo Stato ebraico. Il guanto di sfida è di nuovo nel campo iraniano e l’Ayatollah Ali Khamenei non vuole rischiare l’onore della Repubblica islamica. (La Stampa)
Israele si prepara a un possibile e imminente attacco da parte dell’Iran. Lo scrive la Cnn, secondo cui lo Stato ebraico si trova in un «alto livello di prontezza». La testata americana cita una fonte anonima dell’Idf, secondo cui le autorità di Tel Aviv «stanno ancora valutando il processo decisionale in Iran» per capire se e quando avrà luogo la rappresaglia per i raid israeliani contro la Repubblica islamica della scorsa settimana. (Open)
TEL AVIV — A Washington lo definiscono «un incontro costruttivo e produttivo», ma gli inviati della Casa Bianca spediti in Israele per mediare l’accordo — che pareva a un passo — sulla fine della guerra in Libano, tornano a casa senza passare da Beirut: «Non ci sono novità reali che possano far pensare a un accordo in tempi brevi», dice il ministro della Cultura libanese Muhammad Murtada, in quot… (la Repubblica)