Plutone ha catturato con un bacio la più vicina delle sue lune VIDEO
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Sedotta con un bacio:Plutone avrebbecatturato cosìCaronte, la più vicina delle sue cinque lune. Lo indicano le simulazioni realizzate dal gruppo di Adeene Denton, dell'Università dell'Arizona. I risultati,pubblicati sulla riviosta Nature Geoscience, suggeriscono che ilpianeta nanoabbia catturato la sua luna in seguito a unacollisione che non ha provocato danni. Con un raggio circa la metà rispetto a quello di Plutone, Caronte èinsolitamente grandeper essere una luna e la suaorbita molto circolarelasciaipotizzare che sia nata da unimpatto con il pianeta nano. (Alto Adige)
Ne parlano anche altri giornali
Un team di ricercatori dell’Università dell’Arizona ha presentato un modello che suggerisce un nuovo meccanismo per la formazione del pianeta nano Plutone e della sua luna più grande, Caronte. Secondo questo modello, i due corpi si sarebbero avvicinati lentamente, entrando in contatto in un “bacio” gravitazionale, per poi separarsi e formare il sistema binario che conosciamo oggi. (Astrospace.it)
Due mondi ghiacciati in rotta di collisione che, invece di disintegrarsi, si toccano dolcemente e poi si separano, rimanendo comunque legati: così, secondo un nuovo studio di Nature Geoscience, si sarebbero formati Plutone e la più grande delle sue lune, Caronte. (Global Science)
Miliardi di anni fa, nelle gelide regioni esterne del Sistema solare, due mondi ghiacciati si scontrarono. (Media Inaf)
Ma partiamo dalla nostra, di Luna: una delle ipotesi più accreditate è che quattro miliardi e mezzo di anni fa la Terra, ancora incandescente, sia stata colpita da un altro pianeta, e che i due corpi si siano fusi, lasciando fuoriuscire della roccia fusa che raffreddandosi in orbita intorno alla Terra abbia dato origine al nostro satellite. (il Giornale)