Plutone e la cattura di Caronte
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Alla base del sistema Plutone-Caronte potrebbe esserci una nuova tipologia di collisione cosmica che, tenendo conto dell’integrità strutturale dei due mondi freddi e ghiacciati, dopo l'urto li ha lasciati pressoché intatti, conservando gran parte della loro composizione originale. Tutti i dettagli sulla rivista Nature Geoscience Miliardi di anni fa, nelle gelide regioni esterne del Sistema solare, due mondi ghiacciati si scontrarono. (Media Inaf)
La notizia riportata su altri giornali
Con un raggio circa la metà rispetto a quello di Plutone, Caronte èinsolitamente grandeper essere una luna e la suaorbita molto circolarelasciaipotizzare che sia nata da unimpatto con il pianeta nano. (Alto Adige)
Voi come siete, un tipo “mordi e fuggi”, oppure “colpo e fusione”? Oppure ancora “bacia e cattura?”. No, non ho aperto una posta del cuore, in realtà sto parlando di astronomia, e di una nuova ipotesi sulla formazione di Plutone e della sua luna più grande, Caronte. (il Giornale)
Un team di ricercatori dell’Università dell’Arizona ha presentato un modello che suggerisce un nuovo meccanismo per la formazione del pianeta nano Plutone e della sua luna più grande, Caronte. La ricerca introduce il meccanismo kiss and capture (letteralmente, “bacio e cattura”) come alternativa alle teorie precedenti basate su un impatto violento. (Astrospace.it)
Due mondi ghiacciati in rotta di collisione che, invece di disintegrarsi, si toccano dolcemente e poi si separano, rimanendo comunque legati: così, secondo un nuovo studio di Nature Geoscience, si sarebbero formati Plutone e la più grande delle sue lune, Caronte. (Global Science)