L'analisi/ Il caso Virgilio e la rivoluzione insospettabile
Il “sasso nello stagno” lanciato dalla preside del liceo Virgilio di Roma, Isabella Palagi, merita di essere raccolto da tutti coloro che hanno a cuore la scuola italiana. In primo luogo perché rompe con un atteggiamento antico del nostro spirito nazionale: l’inveterata attitudine alla rimozione dei problemi, alla fuga di fronte alle proprie responsabilità, al perenne rifugio nella tattica del rinvio. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
Al Virgilio, storico liceo della Capitale, dove come ogni anno gli studenti non hanno resistito al rito dell'occupazione, la situazione è incandescente e 'originale'. Anzi di 'scendere in piazza' insieme a chi (Secolo d'Italia)
Volti coperti addirittura dai passamontagna, neanche fosse una tentata rapina, o nascosti da cappucci e sciarpe. «Cristina dammi le chiavi», ha tuonato prima ancora delle otto del mattino uno dei “violenti” (difficile trovare un altro modo per descriverli), l’unico a volto scoperto che si presume sia il “leader” del gruppo ma estraneo al liceo Maria Montessori di via Livenza, un chilometro appena di distanza dai noti Righi e Tasso. (ilmessaggero.it)
Qualcosa sta cambiando. (ilmessaggero.it)
Due gli schieramenti: da un lato ci sono le famiglie e gli studenti contrari alla dimostrazione, ma soprattutto i docenti che al termine di un col… (Repubblica Roma)
Liceo occupato a Roma, Aloisio (M5S): “Prestare ascolto ai bisogni dei ragazzi” Di (Orizzonte Scuola)
“Un atto deprecabile che va estirpato”, considerato pure che quello delle occupazioni è un fenomeno solo italiano, dicono quelli dell’Associazione dei presidi. Ma come solo italiano è, dicono altri e in tanti, il fenomeno del precariato dei prof, la fatiscenza delle aule, le classi pollaio, gli accorpamenti, le centellinate borse di studio. (Tecnica della Scuola)