Garante Infanzia, certificato del casellario anche per volontari

Il Messaggero Veneto INTERNO

"Chi ha commesso reati sessuali non può svolgere attività a contatto con bambini e ragazzi: anche chi fa volontariato in oratori, palestre, campi da gioco, associazioni, luoghi di ritrovo, campi estivi deve presentare il certificato del casellario giudiziale, a prescindere dall'esistenza di un rapporto di lavoro". Lo propone l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza Carla Garlatti per la Giornata mondiale dell'infanzia, chiedendo l'ampliamento dell'elenco dei reati che impediscono di svolgere attività con minori "come quelli di violenza sessuale di gruppo e di diffusione di immagini e video sessualmente espliciti". (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

«Bisogna aprire centri dedicati ai minorenni vittime di teen dating violence e offrire sistemi di autovalutazione del rischio adatti all’età». È questa una delle proposte che avanza oggi l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti. (Vita)

Fu uno dei primi atti di Carla Garlatti, una volta entrata in carica come Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Lo propose in occasione dell’8 marzo del 2021 “sulla base di una precisa disposizione dettata dalla Convenzione di Istanbul, che l’Italia ha ratificato”, spiega Garlatti all’Adnkronos. (Fatti di Paese)

Chi ha commesso reati a sfondo sessuale non può svolgere attività a contatto con bambini e ragazzi e così anche chi fa volontariato stando a contatto con i minorenni in modo continuativo deve presentare il certificato del casellario giudiziale, a prescindere dall’esistenza di un rapporto di lavoro». (Vita)

Sono le proposte a governo e parlamento dell’autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, Carla Garlatti, nella Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. (Alley Oop)

E non in base ad una idea mia particolarmente originale, ma perchè lo dice la Convenzione di Istanbul, ratificata dall’Italia, che chiede agli Stati di introdurre questa forma di educazione nelle scuole: è importante che se ne parli sin da piccoli. (Il Sole 24 ORE)

"Con il presidente Occhiuto, d'intesa con l'Ordine degli psicologi della Calabria, stiamo lavorando da mesi su un progetto sperimentale che prevede l'inserimento a scuola della figura dello psicologo scolastico che possa affiancare il personale docente e le famiglie nell'affrontare questioni complesse legate all'educazione, all'affettività dei ragazzi, supportando l'istituzione nella creazione di un ambiente in cui il rispetto reciproco sia un principio fondante nella promozione dello sviluppo della personalità dei ragazzi. (Corriere di Lamezia)