Host di Airbnb accusato di antisemitismo dalla famiglia di ebrei a Cadore: la sua versione sul "forno"

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Dopo giorni di minacce, l’host di Airbnb della struttura a Cadore, accusato da un giornale israeliano di un commento antisemita, finalmente si racconta. L’incomprensione del messaggio, l’invio per errore, la traduzione errata e persino un’interrogazione parlamentare lo hanno portato a vivere momenti di stress. Alla fine della vicenda, scagionato per l’incomprensione, racconta la sua versione del “forno” e il non voluto (e impossibile) collegamento con gli ebrei (Virgilio Notizie)

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Altro che insulto antisemita: nel messaggio di quel Lorenzo, che di cognome fa Poli, gestore della famosa camera in affitto a San Vito di Cadore, ci sarebbero state delle indicazioni sulla posizione della valvola del gas, inoltrate per errore a un altro destinatario, l’israeliano appunto, in una chat ormai chiusa. (ilmessaggero.it)

È stato «uno sfortunato errore da parte dell'host» il messaggio con insulti antisemiti inviato a una famiglia israeliana che voleva prenotare una casa vacanza sulle Dolomiti. Perché quel messaggio sui forni a gas che ha fatto tanto discutere «non era destinato a loro, ma a un altro ospite che soggiornava nella struttura e che stava chiedendo informazioni su come utilizzare un elettrodomestico». (ilgazzettino.it)

Non ci può appartenere». Lo ribadisce il sindaco di San Vito di Cadore, Franco De Bon, che dopo essersi rivolto alla Polizia Postale ha avuto un incontro anche con i carabinieri per capirne di più. (Corriere Delle Alpi)

L’host sospeso da Airbnb per un presunto attacco antisemita a una famiglia israeliana che voleva alloggiare sulle Dolomiti ora vuole chiarire e mettere un punto alla situazione che lo ha travolto per giorni. (Open)

L'uomo proprietario dell'alloggio è al centro delle polemiche per una frase antisemita che avrebbe scritto a una famiglia israeliana rifiutando la loro richiesta di prenotazione a San Vito di Cadore, nelle Dolomiti bellunesi. (Sky Tg24 )

ROMA – Ha la voce stanca di chi ha passato gli ultimi tre giorni al telefono dopo essere stato catapultato in un incubo. “Nego categoricamente qualsiasi insulto antisemita”. (la Repubblica)