Simonelli: «Con la Signora in giallo a pranzo ti ritrovavi sempre un ospite in più»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
È morta a 96 anni Angela Lansbury conosciuta dal grande pubblico come Jessica Fletcher della Signora in giallo. Un successo mondiale, un appuntamento imperdibile dal 1984 al 1996 dal sapore di casa. I motivi ce li spiega Giorgio Simonelli, esperto di radio e televisione. È un esempio classico di Tv dell’appuntamento in orario meridiano; La Signora in giallo era stata trasmessa anche in prima serata, ma il successo maggiore l’ha avuto nella fascia del mezzogiorno. (Famiglia Cristiana)
La notizia riportata su altre testate
E altrimenti non avrebbe potuto essere: l’attrice, con la sua eleganza proverbiale, è stata perfino al cospetto della Regina Elisabetta II, che la nominò nel 2013 Dama di Commenda dell’Ordine dell’Impero Britannico. (ilGiornale.it)
Nata a Londra il 16 ottobre 1925 – tra pochi giorni avrebbe compiuto 97 anni – Angela Lansbury lasciò la madre patria negli anni Quaranta, per sfuggire ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, approdando negli Stati Uniti che, ben presto, diventarono non solo la sua nuova casa, ma il trampolino di lancio per una carriera straordinaria. (SNAI Sportnews)
0:00 Ascolta l'articolo Il mondo intero ha pianto Angela Lansbury, deceduta martedì all’età di 96 anni, a pochi giorni dal suo 97esimo compleanno. Tutti hanno giustamente ricordato i suoi celebri ruoli interpretati a teatro, al cinema e in tv e i premi vinti, ma in pochi hanno ricordato il suo straordinario impegno contro l’AIDS nei peggiori anni della pandemia. (Gay.it)
Attrice britannica, naturalizzata americana. Labour. (Il Fatto Quotidiano)
- Il deputato di Fdi Fabio Rampelli ha interrotto le interviste davanti a Montecitorio, dove i giornalisti gli chiedevano se ci fosse o meno l'accordo sui nomi dei presidenti delle due Camere. A mandarlo su tutte le furie Enrico Lucci, il giornalista di Striscia la Notizia. (Corriere TV)
Il nome di Angela Lansbury non è il quello di un'attrice come tante, di un'artista come tante, ma quello di una donna che, a tutti gli effetti, è stata una testimone storica, un simbolo stesso dell'evoluzione della recitazione al femminile, capace di attraversare epoche e mode. (Esquire Italia)