Il Gattopardo in salsa iraniana: valzer di potere tra tradizione e modernità

(di Gino Lanzara ) Immaginazione e trascendenza politica accomunano in queste ore le stanze del potere teocratico e medievale di Teheran con lo sfarzo della sala da ballo del Principe di Salina. Sul ritmo scandito dalle note di un ingannevole valzer risuonano le parole di Tancredi, pronunciate in una delle sue crisi di serietà che lo rendevano impenetrabile e caro, con una perla di atemporale saggezza politica per cui se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. (Difesa Online)

La notizia riportata su altri media

Afferma chiaramente che è disposto a cooperare con i paesi occidentali per porre fine alla crisi di Gaza e impegnarsi per la pace tra la Russia e Ucraina. (il manifesto)

L'autore e conduttore su Radio Radicale della rubrica «Rassegna Stampa Turca», Mariano Giustino, ha parlato con noi di molti temi: dalle recenti elezioni iraniane alla Turchia alla percezione di quanto accade in Medio Oriente, dal rischio islamofobia al vero dramma, ovvero le politiche migratorie errate cavalcate da alcuni partiti (Vita)

Di Francesco Paolo La Bionda Masoud Pezeshkian, il nuovo presidente eletto dell’Iran, è considerato una figura moderata, ma con la sua elezione non cambierà l’ostilità viscerale del regime verso Israele. (Mosaico-cem.it)

Iran, col voto non cambia niente

Creare un partenariato strategico con la Cina e aumentare la cooperazione bilaterale e multilaterale con la Russia. Sono queste le linee che intende seguire in politica estera il neoeletto presidente dell’Iran, il riformista Masoud Pezeshkian. (L'HuffPost)

Stancamente, ma assiduamente, si chiamano riformisti certe figure nella teocrazia iraniana che uno, a un certo punto, pensa che forse hanno cambiato il senso e il significato delle parole a sua insaputa. (L'Opinione delle Libertà)

Masoud Pezeshkian (Italia Oggi)