Povertà, in Trentino 2.500 casi seguiti dalla Caritas nel 2023. Tisi: «Allarme che non scuote le coscienze»
TRENTO. Nel 2023 sono state 2.500 le situazioni di bisogno personali o familiari incontrate dalla Chiesa di Trento, attraverso i centri di ascolto Caritas sul territorio e l'attività di Fondazione Caritas diocesana. Il dato emerge dal rapporto "Mani unite", presentato in conferenza stampa all'indomani della diffusione del rapporto di Caritas nazionale e alla vigilia dell'ottava Giornata mondiale dei Poveri, prevista domenica 17 novembre. (Trentino)
Su altre fonti
Previsti gli interventi di Antonello Spanu, direttore della Caritas Diocesana di Sassari e della Fondazione Accademia, della “Quali cambiamenti per una società più inclusiva. Le persone in stato di povertà: problema o risorsa?”. (L'Unione Sarda.it)
Oggi in Italia vive in una condizione di povertà assoluta il 9,7% della popolazione, praticamente una persona su dieci. Complessivamente si contano 5 milioni 694mila poveri assoluti, per un totale di oltre 2 milioni 217mila famiglie (l’8,4% dei nuclei). (la VOCE del TRENTINO)
Qualche settimana fa ISTAT ha pubblicato i dati sull’andamento della povertà in Italia in Italia che mostrano non solo una scoraggiante persistenza degli alti tassi di incidenza della povertà assoluta, nonostante la ripresa occupazionale e la riduzione dell’inflazione, ma ancora più preoccupanti peggioramenti per quanto riguarda le regioni settentrionali, i minorenni e le famiglie con minorenni, … (La Stampa)
L’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (U.A.P.), rappresentante di oltre 27.000 strutture sanitarie private, manifesta preoccupazione per l’insostenibilità economica che il nuovo tariffario comporta, a danno della continuità dei servizi e del diritto alla salute. (Il Giornale d'Italia)
Ben cinque milioni e settecentomila persone in Italia si trovano nella povertà assoluta, quasi un decimo della popolazione. Negli ultimi dieci anni il numero di poveri assoluti è salito dal 6,9% della popolazione nel 2014 al 9,7 per cento del 2023. (Vita)
Provoca uno stress che quando la condizione di bisogno si prolunga, fino a cronicizzarsi - finisce per incidere pesantemente sulla psiche delle persone. Secondo alcuni studi scientifici la miseria non solo modifica i comportamenti, ma incide fino a ridurre la “larghezza di banda cognitiva”, condizionando così la capacità di concentrazione e la memoria. (Avvenire)