Decreto Albania, la giurista Favilli: “Rimpatri solo dall’Italia, si rischia una valanga di ricorsi”
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Il nuovo decreto Albania del governo? «I rischi di tenere in stato di detenzione dei richiedenti asilo sono aggirati: ma anche così, inviando nel centro di rimpatrio di Gjader dei migranti già destinati all’espulsione, si creano altri profili problematici». Chiara Favilli, ordinaria di diritto dell’Unione europea all’ateneo di Firenze, è tra le voci più autorevoli in tema di migranti e tutele fon… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un percorso durato 18 mesi , che ha coinvolto minori e adolescenti in situazioni di disagio, donne e famiglie delle province di Taranto, Martina Franca, Palagianello, Massafra e Castellaneta, con un obiettivo chiaro: contrastare la violenza, la discriminazione e la dispersione scolastica, offrendo strumenti concreti di inclusione sociale. (Tarantini Time Quotidiano)
Un esposto alla Corte dei Conti per verificare le spese sostenute nell’allestimento e gestione dei centri per migranti realizzati in Albania. Lo ha presentato Luigi Calesso (Coalizione Civica) che questa volta alza il tiro delle sue osservazioni e critiche e da Ca’ Sugana passa direttamente al Governo. (ilgazzettino.it)
Eppure… eppure fa i conti proprio con i suoi pregi, o in ogni caso con le sue potenzialità. E' come se le tante "cattedrali" naturali o costruite siano ferite aperte che ne minano lo sviluppo, ne deturpano la riconosciuta bellezza. (Tarantini Time Quotidiano)
Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 28 marzo 2025, il Decreto Legge 28 marzo 2025, n. 37, con disposizioni urgenti per il contrasto dell’immigrazione irregolare. (Dottrina Lavoro)
Le scelte del presidente sembrano ispirate all’Accordo di Mar-a-Lago: svalutare il dollaro pur mantenendo la sua centralità globale. (La Verità)
«La Corte, riferendosi alle discussioni in seno alle Commissioni parlamentari per la ratifica del Protocollo sulle migrazioni, osserva che i rappresentanti del governo (il ministro della Difesa e il ministro dell’Interno) hanno sottolineato che nessuno dei migranti, in caso di rigetto della domanda di asilo da parte delle autorità italiane, o anche di ammissione, potrà rimanere nel nostro Paese oltre il periodo di 28 giorni previsto a tal fine dalla legislazione italiana. (il manifesto)