Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 28 marzo 2025, il Decreto Legge 28 marzo 2025, n. 37, con disposizioni urgenti per il contrasto dell’immigrazione irregolare. Le misure introdotte mirano a sfruttare a pieno le potenzialità delle strutture realizzate in Albania in base al Protocollo Italia-Albania del 6 novembre 2023, rafforzando il sistema dei rimpatri e consentendo il trasferimento non solo degli stranieri ritrovati all’esterno del mare…
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Approfondimenti:
Un esposto alla Corte dei Conti per verificare le spese sostenute nell’allestimento e gestione dei centri per migranti realizzati in Albania. Lo ha presentato Luigi Calesso (Coalizione Civica) che questa volta alza il tiro delle sue osservazioni e critiche e da Ca’ Sugana passa direttamente al Governo. «Ho inviato oggi un esposto alla Corte dei Conti, anche sulla base del recente decreto legge del governo in merito alla…
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Questione di giorni. Già la prossima settimana potranno partire i trasferimenti dei migranti dai Centri di permanenza e rimpatrio italiani nei centri in Albania. Muove i primi passi il “piano B” del governo per riattivare il patto fra Roma e Tirana sui riconoscimenti extra-territoriali. In attesa che un pronunciamento della Corte di Giustizia europea sbrogli la matassa sui trattenimenti nel Paese extra-europeo dei migranti salvati in mare.
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Un esposto inviato alla Corte dei Conti sulla base del recente decreto legge del Governo Meloni per trasformare le strutture di accoglienza migranti in Albania in C. P. R. (Centri di permanenza per il...
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Le scelte del presidente sembrano ispirate all’Accordo di Mar-a-Lago: svalutare il dollaro pur mantenendo la sua centralità globale. Sanzioni e ombrello Nato servono a convincere Bruxelles a collaborare.Una certa vulgata non fa che ripetere che, sulla questione dei dazi, Donald Trump starebbe proced...
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Nel mirino delle toghe rosse, questa volta, la possibilità di inviare nella struttura di Gjader in Albania, realizzata a seguito del protocollo fra Roma e Tirana, gli immigrati in attesa di un provvedimento di espulsione e che sono attualmente ospitati in uno dei dieci Centri per il rimpatrio (Cpr) presenti sul territorio nazionale. In una intervista quanto mai tempestiva, rilasciata ieri al quotidiano La Repubblica, la giudice Silvia Albano, presidente di Md e componente della Sezione immigrazione…
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Decreto Albania, la giurista Favilli: “Rimpatri solo dall’Italia, si rischia una valanga di ricorsi”
Il nuovo decreto Albania del governo? «I rischi di tenere in stato di detenzione dei richiedenti asilo sono aggirati: ma anche così, inviando nel centro di rimpatrio di Gjader dei migranti già destinati all’espulsione, si creano altri profili problematici». Chiara Favilli, ordinaria di diritto dell’Unione europea all’ateneo di Firenze, è tra le voci più autorevoli in tema di migranti e tutele fon…
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«La Corte, riferendosi alle discussioni in seno alle Commissioni parlamentari per la ratifica del Protocollo sulle migrazioni, osserva che i rappresentanti del governo (il ministro della Difesa e il ministro dell’Interno) hanno sottolineato che nessuno dei migranti, in caso di rigetto della domanda di asilo da parte delle autorità italiane, o anche di ammissione, potrà rimanere nel nostro Paese oltre il periodo di 28 giorni previsto a tal fine dalla legislazione italiana.
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Advertisement COSENZA – “Il diritto europeo non autorizza un paese membro a collocare e gestire un proprio CPR al di fuori del territorio dell’UE. Gli stranieri trattenuti devono poter incontrare familiari, avvocati, autorità consolari, ONG; i parlamentari, così come il garante dei detenuti, devono poter effettuare visite ispettive”. Lo scrive in una nota il presidente dell’Associazione Don Vincenzo Matrangolo Giovanni Manoccio.
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Con un nuovo decreto il governo di Giorgia Meloni ha ampliato le funzioni dei centri per migranti creati in Albania e finora rimasti inutilizzati. La misura serve ad allineare le regole di Roma alla proposta della Commissione Ue sugli hub di rimpatrio PUBBLICITÀ Il governo italiano cerca di ridare vita ai centri per i migranti creati in Albania dopo l'accordo tra Roma e Tirana. Il Consiglio dei ministri italiano ha approvato venerdì un decreto che estende l'uso dei centri di elaborazione…
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Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 121 del 28 marzo 2025, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il contrasto dell’immigrazione irregolare. Le misure introdotte mirano a sfruttare a pieno le potenzialità delle strutture realizzate in Albania in base al Protocollo Italia-Albania del 6 novembre 2023, rafforzando il sistema dei rimpatri e consentendo il trasferimento non solo degli stranieri ritrovati all’esterno del mare nazionale o a seguito di operazioni di…
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Il manifesto del 29 marzo 2025 Il governo fa un ennesimo decreto contro i migranti. In Albania, dove i campi sono rimasti vuoti, potranno essere trasferiti anche gli «irregolari» dall’Italia. Calpestati i diritti ma non funzionerà neanche stavolta
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Albania, si riparte. Il governo non si arrende e vara un nuovo decreto - il terzo dopo due provvedimenti andati a vuoto - per rimettere in pista i Centri nati dal Memorandum Roma-Tirana siglato da Giorgia Meloni e dal presidente albanese Edi Rama nel novembre 2023. Una gestazione lenta e faticosa, che dopo il taglio del nastro nell’ottobre 2024 ha visto i due hub finire in ghiacciaia, con ben tre trasferimenti di migranti andati a vuoto…
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Il post sul profilo X del Financial Times dedicato all'intervista di Giorgia Meloni - Ansa In risposta alle difficoltà sulla politica internazionale, la premier ha avviato negli ultimi giorni la migrazione verso una nuova fase identitaria del governo. Il punto d’inizio è stato il video per celebrare l’ingresso nella “top five” dei governi più longevi della storia repubblicana, con annesso rilancio del premierato, riforma che sembrava essere stata messa in pausa.
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Lunedì. Salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, il centro di Gjader riaprirà i battenti a inizio settimana. Per accogliere - per la prima volta dopo il taglio del nastro a ottobre - non più migranti ripescati in mare, ma irregolari trasferiti direttamente dall'Italia e su cui pendono provvedimenti di espulsione convalidati da magistrati. Il centro sulle colline albanesi battente bandiera italiana vedrà entrare in funzione solo una delle tre strutture in cui…
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«Farsa illegale, spreco fallimentare, operazione disumana». La sinistra e le Ong perdono la testa (e la faccia) dopo il decreto a costo zero e giuridicamente sostenibile col diritto Ue che ha implementato la funzione dei Cpr da 144 posti nell'hotspot di Gjader che rispetta le condizioni di trattamento poste dalla normativa Ue. L'Albania diventa a tutti gli effetti un Centro per il rimpatrio degli stranieri su cui pende un decreto di espulsione.
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Il primo viaggio programmato per lunedì. Ma secondo gli esperti ci vuole il consenso del migrante per il trasferimento in uno Stato terzo. E i cpr in Italia sono ancora vuoti La data da segnare sul calendario è quella di lunedì 31 marzo. Quel giorni il centro di Gjader in Albania tornerà ad “accogliere ospiti”. Ma non più le persone salvate in mare. Ma irregolari trasferiti direttamente dall’Italia.
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ROMA Lunedì. Salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, il centro di Gjader riaprirà i battenti a inizio settimana. Per accogliere - per la prima volta dopo il taglio del nastro a ottobre - non più migranti ripescati in mare, ma irregolari trasferiti direttamente dall'Italia e su cui pendono provvedimenti di espulsione convalidati da magistrati. Il centro sulle colline albanesi battente bandiera italiana vedrà entrare in funzione solo una delle tre…
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Un migrante che deve essere rimpatriato può essere trasferito in uno Stato terzo solo con il suo consenso, non da trattenuto». Silvia Albano, presidente di Magistratura democratica e giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma che ha bocciato la prima convalida di trattenimento dei migranti in Albania, risponde sulle nuove norme secondo cui nel centro di Gjader saranno trasferiti mig…
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ROMA – Nel centro per rimpatri di Gjader non arriveranno più solo i migranti soccorsi in mare, ma anche quelli in attesa di espulsione già rinchiusi nei dieci cpr attivi in Italia. È così che il governo spera, per la terza volta, di salvare l’operazione Albania e ripopolare i centri di trattenimento desolatamente da mesi vuoti. Col via libera di Edi Rama incassato da Giorgia Meloni, l’esecutivo i…
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ROMA – Due ore di cdm per licenziare 4 decreti legge, 3 disegni di legge e 1 decreto legislativo. Il piatto forte era l’annunciato provvedimento per riattivare i centri (fino a oggi deserti) in Albania, da trasformare in Cpr. Più la stretta sulla cittadinanza per gli italo-discendenti, a cui lavorava da mesi Antonio Tajani. Ma nel consiglio dei ministri convocato ieri mattina da Giorgia Meloni è…
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Albania, si riparte. Il governo non si arrende e vara un nuovo decreto - il terzo dopo due provvedimenti andati a vuoto - per rimettere in pista i Centri nati dal Memorandum Roma-Tirana siglato da Giorgia Meloni e dal presidente albanese Edi Rama nel novembre 2023. Una gestazione lenta e faticosa, che dopo il taglio del nastro nell’ottobre 2024 ha visto i due hub finire in ghiacciaia, con ben tre trasferimenti di migranti andati a vuoto dopo gli stop inferti dalla…
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I centri in Albania non sono territorio italiano, anzi sì. Ci mandiamo i richiedenti asilo per scoraggiare nuove traversate, anzi no. Se non basta il protocollo facciamo una legge di ratifica. Se i giudici non ci danno ragione trasferiamo la competenza. E ieri la giostra dell’accordo Roma-Tirana ha fatto un altro giro. Un ennesimo decreto per trasformare le strutture di Shengjin e Gjader nella Guantanamo italiana.
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Con un decreto di un solo articolo il governo compie l’ennesima capriola sui migranti in Albania. Niente più richiedenti asilo raccolti nel Mediterraneo, almeno fino alla pronuncia della Corte di giustizia sulla nota questione dei Paesi d’origine sicuri, ma qualche decina di irregolari in attesa di rimpatrio, già presenti in Italia e destinatari “di provvedimenti …
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