Migranti: il governo italiano cambia le regole per i centri in Albania
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Con un nuovo decreto il governo di Giorgia Meloni ha ampliato le funzioni dei centri per migranti creati in Albania e finora rimasti inutilizzati. La misura serve ad allineare le regole di Roma alla proposta della Commissione Ue sugli hub di rimpatrio PUBBLICITÀ Il governo italiano cerca di ridare vita ai centri per i migranti creati in Albania dopo l'accordo tra Roma e Tirana. Il Consiglio dei ministri italiano ha approvato venerdì un decreto che estende l'uso dei centri di elaborazione rapida delle domande di asilo per includere gli hub di rimpatrio, in linea con una recente proposta della Commissione europea (Euronews Italiano)
Su altre fonti
Silvia Albano, presidente di Magistratura democratica e giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma che ha bocciato la prima convalida di trattenimento dei migranti in Albania, risponde sulle nuove norme secondo cui nel centro di Gjader saranno trasferiti mig… (la Repubblica)
Eppure… eppure fa i conti proprio con i suoi pregi, o in ogni caso con le sue potenzialità. E già, peccato che… E con grande amarezza lo ammettiamo: Taranto è splendida, potrebbe addirittura essere unica. (Tarantini Time Quotidiano)
Le misure introdotte mirano a sfruttare a pieno le potenzialità delle strutture realizzate in Albania in base al Protocollo Italia-Albania del 6 novembre 2023, rafforzando il sistema dei rimpatri e consentendo il trasferimento non solo degli stranieri ritrovati all’esterno del mare nazionale o a seguito di operazioni di search and rescue (SAR) ma anche di quelli attualmente trattenuti nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) italiani e destinatari del provvedimento di espulsione. (Dottrina Lavoro)
Con un decreto di un solo articolo il governo compie l’ennesima capriola sui migranti in Albania. (Il Fatto Quotidiano)
Già la prossima settimana potranno partire i trasferimenti dei migranti dai Centri di permanenza e rimpatrio italiani nei centri in Albania. Muove i primi passi il “piano B” del governo per riattivare il patto fra Roma e Tirana sui riconoscimenti extra-territoriali. (ilmessaggero.it)
«La Corte, riferendosi alle discussioni in seno alle Commissioni parlamentari per la ratifica del Protocollo sulle migrazioni, osserva che i rappresentanti del governo (il ministro della Difesa e il ministro dell’Interno) hanno sottolineato che nessuno dei migranti, in caso di rigetto della domanda di asilo da parte delle autorità italiane, o anche di ammissione, potrà rimanere nel nostro Paese oltre il periodo di 28 giorni previsto a tal fine dalla legislazione italiana. (il manifesto)