Centri migranti in Albania, da Treviso un ricorso alla Corte dei Conti. Calesso: «Spese enormi per strutture inutili»
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Un esposto alla Corte dei Conti per verificare le spese sostenute nell’allestimento e gestione dei centri per migranti realizzati in Albania. Lo ha presentato Luigi Calesso (Coalizione Civica) che questa volta alza il tiro delle sue osservazioni e critiche e da Ca’ Sugana passa direttamente al Governo. «Ho inviato oggi un esposto alla Corte dei Conti, anche sulla base del recente decreto legge del governo in merito alla loro “trasformazione” in C. (ilgazzettino.it)
Su altre fonti
COSENZA – “Il diritto europeo non autorizza un paese membro a collocare e gestire un proprio CPR al di fuori del territorio dell’UE. Gli stranieri trattenuti devono poter incontrare familiari, avvocati, autorità consolari, ONG; i parlamentari, così come il garante dei detenuti, devono poter effettuare visite ispettive”. (Quotidiano online)
Si è concluso con una serata al MUDIT di Taranto il progetto “A Scuola di Vita”, promosso dall’ APS Il Girasole in collaborazione con l'Associazione Operatori Turistici Terra delle Gravine e finanziato nell’ambito dell’Avviso Puglia Capitale Sociale 3.0 – Linea A . (Tarantini Time Quotidiano)
Albania, si riparte. Il governo non si arrende e vara un nuovo decreto - il terzo dopo due provvedimenti andati a vuoto - per rimettere in pista i Centri nati dal Memorandum Roma-Tirana siglato da Giorgia Meloni e dal presidente albanese Edi Rama nel novembre 2023. (ilmessaggero.it)
ROMA Lunedì. Salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, il centro di Gjader riaprirà i battenti a inizio settimana. (ilmessaggero.it)
L'Albania diventa a tutti gli effetti un Centro per il rimpatrio degli stranieri su cui pende un decreto di espulsione. «Farsa illegale, spreco fallimentare, operazione disumana». (il Giornale)
Le scelte del presidente sembrano ispirate all’Accordo di Mar-a-Lago: svalutare il dollaro pur mantenendo la sua centralità globale. (La Verità)