Julian Assange, il giornalista che ha fatto solo il suo lavoro

Julian Assange è libero e oggi l’unica cosa da fare è festeggiare. Festeggiare perché un uomo, un giornalista che ha fatto semplicemente il suo lavoro, ha dovuto affrontare un calvario lungo più di dieci anni. Oggi bisogna festeggiare perché la libertà di Julian conferma che “People have the power” come canta Patti Smith nella celebre canzone. La lotta per la libertà di Julian Assange è stata una lotta collettiva, comunitaria. (articolo21)

La notizia riportata su altre testate

In occasione del suo 53° compleanno e della sua importante liberazione Free Assange Italia. insieme ad altri enti organizza una serie di eventi in diverse città d’Italia per festeggiare il coraggio, l’integrità e la resistenza di Julian Assange : “Consapevoli che la lotta per il presente e il futuro della libertà di stampa deve continuare e che il caso Assange rimane una “intimidazione” per qualunque giornalista osi sfidare la disinformazione, la propaganda e i crimini di guerra dell’Occidente”. (Quotidiano Piemontese)

La parola “forza” in inglese si traduce in power, io utilizzo #AssangePower per il mio progetto però per esattezza, qui si tratta più di forza che di potere. Perfino Io, che così tanto tempo ho dedicato a lui. (Artribune)

Ricorre, oggi 3 luglio, il cinquantatreesimo compleanno di Julian Assange. Il noto giornalista è nato nel 1971 a Townsville nella parte nordorientale dell’Australia. L’infanzia è stata caratterizzata da una notevole instabilità affettiva, causata della separazione dei suoi genitori, unita a una buona dose di nomadismo. (ByoBlu)

Il progetto dell’artista Miltos Manetas su Julian Assange

Eravamo ormai pronti per l’ennesima manifestazione, l’ennesimo grido di angoscia, l’ennesimo avviso alle democrazie occidentali. (articolo21)

La rassegna stampa internazionale di Byoblu (ByoBlu)

Welcome back to life. Enjoy it. It is your turn now to help those detained for no other motive than fighting for justice. Michèle (Amnesty International)