L’appello dell’attrice hard salernitana: «Il mio collega Sherif in carcere in Egitto perché fa porno»

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La giornalista professionista Mariagiovanna Ferrante denuncia al Corriere l'arresto dell'amico egiziano: «Teme che lo stiano drogando e che lo possano uccidere» Solo ieri, 19 novembre, l’Egitto è tornato al centro delle cronache italiane con la nuova udienza del processo per la morte del ricercatore italiano Giulio Regeni, torturato e ucciso. Ma l’Egitto ritorna nella denuncia della giornalista professionista e attrice hard Mariagiovanna Ferrante che al Corriere racconta dell’arresto del collega egiziano, con cittadinanza italiana, Sherif Elanain: «Sbattuto in cella perché ha girato film porno». (Open)

La notizia riportata su altri giornali

La mamma, che vive a Foligno, sta cercando di mettersi in contatto con lui, dal 9 novembre scorso, giorno del trasferimento dell'uomo n… Lo scrive oggi il Corriere dell'Umbria. (L'HuffPost)

La donna, all'anagrafe Mariagiovanna Ferrante, in un'intervista al Corriere della Sera ha affermato che il 44enne è un suo collega: «Sbattuto in cella perché ha girato film porno». La scomparsa di Elanain Sharif, cittadino italiano arrestato in Egitto, era stata denunciata dalla pornostar Mary Rider. (ilmessaggero.it)

Dal 9 novembre non si hanno più notizie di Elanain Sharif, 44 anni, nato in Egitto ma cittadino italiano con residenza a Terni. E’ stato arrestato al Cairo e poi trasferito nel carcere di Alessandria d’Egitto. (Corriere dell'Umbria)

Elanain Sharif, cittadino italiano arrestato in Egitto «per contenuti pubblicati su Facebook»: è irreperibile da giorni

Si sarebbero perse le tracce di un uomo di 44 anni, Elanain Sharif, nato in Egitto ma cittadino italiano, residente a Terni, che era stato arrestato al Cairo e poi trasferito nel carcere di Alessandria d'Egitto. (LA NAZIONE)

"Il motivo dell'arresto non è chiaro, si tratterebbe di qualcosa legato a contenuti su Facebook ma non abbiamo il capo di imputazione". (Sky Tg24 )

«Il motivo dell'arresto non è chiaro, si tratterebbe di qualcosa legato a contenuti su Facebook, ma non abbiamo il capo di imputazione», afferma in una video intervista al Corriere dell'Umbria l'avvocato Alessandro Russo, legale della madre di Elanain Sharif. (ilmattino.it)