Protesta dei treni: disservizi e soppressioni in Italia

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INTERNO

Lo sciopero del personale del Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, iniziato alle 21 di sabato 23 novembre e destinato a protrarsi fino alle 21 di domenica 24 novembre, ha causato notevoli disagi in tutta Italia. A Bologna, in particolare, sono stati cancellati una ventina di treni, sia in arrivo che in partenza, dalla Stazione Centrale. Alle 12.50 di oggi, risultavano cancellati 21 treni in partenza e 13 in arrivo, con il maggior ritardo registrato per un Frecciarossa proveniente da Taranto e diretto a Torino, accumulando ben 95 minuti di ritardo.

La mobilitazione, proclamata da alcune sigle sindacali autonome, ha avuto un impatto significativo sui viaggiatori, costretti a fronteggiare ritardi e cancellazioni in numerose stazioni italiane, da Napoli a Milano. Lo sciopero, che coinvolge il personale del comparto ferroviario, ha messo in ginocchio i trasporti, creando non poche difficoltà a pendolari e viaggiatori occasionali. Le segnalazioni di treni soppressi o con importanti ritardi sono arrivate da tutta Italia, evidenziando l'ampiezza del disagio causato dalla protesta.

I viaggiatori che intendono rinunciare al viaggio possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero. Tuttavia, la situazione nelle principali stazioni italiane rimane critica, con decine di treni cancellati e ritardi che continuano ad accumularsi. La protesta, che ha una durata di 24 ore, ha colpito duramente il fine settimana, rendendo particolarmente difficile lo spostamento per chi aveva programmato viaggi in treno.

Lo sciopero del personale ferroviario ha avuto un impatto significativo sui trasporti in tutta Italia, causando disagi e cancellazioni che hanno messo a dura prova la pazienza dei viaggiatori.