Tre giovani vite spezzate nell'esplosione di Ercolano: provvedimento di fermo per Pasquale Punzo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Procura di Napoli ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti del 38enne Pasquale Punzo nell’ambito delle indagini sull’ esplosione avvenuta nell’abitazione di via Patacca , a Ercolano , trasformata in una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio illegali . I sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano contestano a Punzo i reati di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e caporalato . (Gazzetta del Sud)
Su altri media
Svolta nelle indagini sulla drammatica esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio illegale di Ercolano, in provincia di Napoli, che ha provocato la morte di tre giovani operai. (La Repubblica)
Oltre al proprietario della casa, trasformata in fabbrica abusiva di fuochi d'artificio, in cui si è verificata l'esplosione lo scorso 18 novembre, è indagata anche l'ex compagna. (Fanpage.it)
C'è il rischio del pericolo di fuga e in più quello di inquinamento delle prove. È per questo che la Procura di Napoli ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti del 38enne Pasquale Punzo, il proprietario dell’immobile di via Patacca, a Ercolano, trasformato in una fabbrica abusiva di fuochi di artificio illegali ed esploso lunedì scorso causando tre vittime. (napoli.corriere.it)
Qualcuno comincia a raccontare come funzionavano le cose, nell’attività completamente illegale di fabbricazione di fuochi d’artificio che si è conclusa tragicamente lunedì pomeriggio, quando il laboratorio fantasma di via Patacca a Ercolano è esploso dilaniando tre giovani operai, il 18enne albanese Tafciu e le gemelle Sara e Aurora Esposito, di 26 anni. (La Repubblica)
Tra i partecipanti anche il deputato di Allenza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che parla di momenti di “tensione tra i familiari e i vicini, che non hanno mai denunciato la presenza della fabbrica abusiva, dichiarando di credere che si trattasse di una fabbrica di detersivi”. (Metropolisweb)
I sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano contestano all'indagato omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale. (LaC news24)