Già 100mila firme anti-Autonomia: c'è anche il capo del Pd veneto Andrea Martella

Sembrava quasi una boutade ma il referendum abrogativo che ha appeso un bersaglio sulla legge Calderoli, legge d’attuazione dell’Autonomia differenziata, si sta facendo questione estremamente seria. In 24 ore sono già state raccolte le prima centomila firme e sarà solo l’inizio. Si stanno mobilitando anche i corpi intermedi, a partire dalla Cgil che domani presenterà ufficialmente anche in Veneto la campagna per la raccolta firme. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

La raccolta firme per il referendum abrogativo del ddl sull’Autonomia differenziata è partita con il piede giusto. In sole 48 ore, anche grazie alla possibilità di firmare digitalmente, sono state superate le 100.000 adesioni, pari al 20% delle 500.000 necessarie. (Orizzonte Scuola)

"In merito alla costituzione a livello locale del Comitato referendario per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata, la nota diramata dai firmatari contiene anche il formale assenso delle ACLI di Chieti alla partecipazione al suddetto comitato", così il presidente provinciale Antonello Antonelli, come comunicato al coordinamento del comitato referendario il 26 luglio, annuncia che le ACLI "si impegneranno per la raccolta delle firme, ma per la salvaguardia delle diverse posizioni legittime degli associati e dei fruitori dei nostri servizi, non parteciperanno alla riunione del comitato né alla conferenza stampa seguente". (ChietiToday)

In appena 72 ore ha superato già quota 200mila firme. E i partiti dell’opposizione esultano a turno, rivendicando il numero di sottoscrizioni raccolte. (Il Fatto Quotidiano)

Autonomia differenziata, Romano: “Molise si unisca a regioni che vogliono referendum”

È il momento di cambiare. La Legge sull’autonomia differenziata va abrogata perché spaccherà l’Italia in tante piccole patrie, aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne. (Partito Democratico)

Fernando Mega (Cgil Basilicata) interviene sull’inizio della fase operativa della campagna referendaria contro l’autonomia differenziata «CON la costituzione dei comitati provinciali per chiedere il referendum sull’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata, come Cgil entriamo nella fase operativa della campagna che da mesi ci vede impegnati in Basilicata e nel paese in difesa della democrazia e della nostra Costituzione». (Quotidiano del Sud)

Accanto e in aggiunta alla straordinaria mobilitazione popolare per la raccolta firme (già 100mila online in sole 24 ore), è fondamentale che il Molise si unisca alle cinque regioni (Campania, Puglia, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna) che già hanno promosso il referendum, trattandosi di una scelta politica e istituzionale fondamentale e assolutamente necessaria, a prescindere dall’appartenenza partitica: il ddl Calderoli spacca l’Italia e penalizza i cittadini delle regioni più povere, in primis proprio il Molise, che non disponendo di risorse finanziarie proprie (diverse ed ulteriori rispetto a quelle trasferite dallo Stato) non potranno finanziare la spesa pubblica per vedersi garantiti i servizi pubblici essenziali, a partire da istruzione, sociale e sanità. (Primonumero)