L'onda crescente del referendum contro l'autonomia differenziata

L'ultima settimana ha visto un'ondata di sostegno per il referendum contro l'autonomia differenziata in Italia. In soli quattro giorni, la raccolta di firme online sulla piattaforma ministeriale ha superato quota 250 mila, più della metà del quorum necessario di 500 mila firme.

Gli organizzatori del referendum non si fermano a metà strada. L'obiettivo è raccogliere un milione di firme, il doppio del quorum richiesto. Questo entusiasmo senza precedenti dimostra l'importanza della questione per i cittadini italiani.

La reazione politica alla raccolta di firme è stata altrettanto significativa. Il consigliere regionale del Partito Democratico, Raffaele Mammoliti, ha espresso insoddisfazione per le risposte fornite dal presidente Roberto Occhiuto in aula sul tema dell'autonomia differenziata. Mammoliti e il consigliere Lo Schiavo hanno cercato di mettere alle strette il Governatore, soprattutto sulla volontà o meno di accordarsi con le altre regioni che hanno chiesto il referendum abrogativo della legge.

I partiti dell'opposizione hanno esultato per il numero di sottoscrizioni raccolte. Giuseppe Conte ha annunciato che in appena 72 ore sono state raccolte oltre 200 mila firme. Alleanza Verdi e Sinistra hanno diffuso nel pomeriggio un dato ancora più impressionante: 220 mila firme raccolte solo online.

A destra, tuttavia, la raccolta di firme ha suscitato preoccupazione. La Lega, che ha fatto dell'autonomia differenziata la sua bandiera, teme le conseguenze di un referendum. Anche in Forza Italia, il malcontento è palpabile, soprattutto tra gli elettori del Sud.

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