Elezioni Usa, fratelli Rotondi: "Storia da scrivere con dignità"

Elezioni Usa, fratelli Rotondi: Storia da scrivere con dignità
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Dire ESTERI

Elezioni Usa, fratelli Rotondi: “Storia da scrivere con dignità” L'economista e il giuslavorista dinnanzi alla imminente prova di democrazia di novembre 2024, fanno alcune riflessioni ROMA – Elezioni americane: l’economista Vito Rotondi e il giuslavorista, Francesco Rotondi, dinnanzi alla imminente prova di democrazia di novembre 2024, fanno alcune riflessioni. ‘Il pensiero giuridico-economico va alla dignità della storia da scrivere, con la convinzione che la verifica elettorale Usa nominerà un presidente che sarà stato in grado di comprendere per la maggioranza della nazione paure, bisogni, desideri, fragilità, spirito e speranze dei singoli e delle comunità nel rispetto e con la forza della democrazia”. (Dire)

Ne parlano anche altre fonti

MILANO (ITALPRESS) – Nel ventottesimo episodio del format Italpress “USA 24 – Verso le presidenziali negli Stati Uniti”, Claudio Brachino e Stefano Vaccara fanno il punto sul passo indietro di Joe Biden rispetto alla ricandidatura alla Casa Bianca, con l’endorsement alla sua vicepresidente Kamala Harris, e sulle conseguenze per la campagna di Donald Trump. (OglioPoNews)

L’immagine di Trump, ormai santificato, ci riporta all’evidenza una America ferita soprattutto dall’incapacità di rinnovare la propria classe dirigente. Il penoso dibattito fra i due stagionati contendenti alla Casa Bianca, cioè al top del potere, ma anche della responsabilità globale, offriva in diretta a tutto il mondo l’immagine di un paese confuso, in cerca di nemici rispetto ai quali rideterminare la propria identità. (Quotidiano del Sud)

Il tempo di assistere a un attentato, esaminare minuziose perizie psichiatriche a distanza sulla salute di Joe Biden, e registrare la nomina freschissima di J.D. Dal primo dibattito presidenziale non sono nemmeno passate tre settimane. (Rivista Studio)

Usa2024: i dilemmi dei Dem

L’attentato a Donald Trump ha scompaginato la campagna elettorale, ma soprattutto è arrivato in un momento già drammatico per il partito di Joe Biden, alle prese con un dibattito interno senza precedenti sull’opportunità o meno di sostituire il candidato in corsa alla luce delle crescenti inquietudini circa il suo stato di salute e le sue capacità cognitive. (ISPI)

Il passo indietro di Biden era condizione necessaria ma non sufficiente a sbarrare la strada a Trump: servono politiche sociali chiare e bisogna fermare il massacro a Gaza (Jacobin Italia)

E’ risaputo come Mark Twain, avendo appreso della pubblicazione del suo necrologio, abbia risposto: “La notizia della mia morte è alquanto esagerata”. Nell’ultimo decennio, infatti, numerose sono state le analisi che ne hanno preconizzato il tramonto. (ilmessaggero.it)