La mamma del detenuto suicida a Sollicciano: “L'avevo sentito al telefono, voglio la verità”

«Nonostante tutto Fedi era un ragazzo allegro, un amante della vita. Lo abbiamo sentito ieri (giovedì per chi legge, il giorno del suicidio, ndr) ed era tranquillo. Vogliamo sapere la verità su quel che è successo ma non ci fanno parlare con nessuno del carcere». La madre del detenuto di 20 anni di origine tunisina che giovedì si è impiccato nella sua cella di Sollicciano è sconvolta. Parla solt… (La Repubblica Firenze.it)

La notizia riportata su altre testate

Poi la morte del ragazzo con il viso da bambino è stato il detonatore della protesta che covava da settimana per le condizioni di vita per nulla dignitose, legate alla mancanza di acqua e all’invasione delle cimici. (Corriere Fiorentino)

A parlare è Ivan Esposito, avvocato pratese, difensore di Fedi, il tunisino di 20 anni che nel pomeriggio di ieri, giovedì 4 luglio, si è impiccato nella sua cella a Sollicciano. Una decina di giorni fa l’ho incontrato per un colloquio difensivo e non ho avuto la minima percezione del dramma”. (notiziediprato.it)

Era arrivato in Italia con un permesso di soggiorno da minorenne non accompagnato. Classe 2004. (LA NAZIONE)

Detenuto morto a Sollicciano, la denuncia prima di uccidersi: “Viviamo tra topi, muffa e cimici”

A dirlo è Giacomo Martelli, presidente di Acli Toscana, dopo i suicidi di due detenuti a Sollicciano e Livorno e commentando la situazione delle carceri nel nostro paese. (gonews)

«Sollicciano è un inferno». I reclusi hanno incendiato lenzuola e materassi… (La Repubblica Firenze.it)

C’è anche questo nel reclamo presentato nel febbraio scorso, con il sostegno dell’associazione L’altro diritto, dal ragazzo tunisino morto suicida a Sollicciano. (La Repubblica Firenze.it)