Dieci anni fa Charlie Hebdo: «La voglia di ridere non morirà mai»

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Corriere del Ticino ESTERI

«La satira possiede una virtù che ci ha aiutato ad attraversare questi anni tragici: l'ottimismo. Se abbiamo voglia di ridere, significa che abbiamo voglia di vivere. Le risate, l'ironia, le caricature, sono manifestazioni di ottimismo. Qualsiasi cosa accada di drammatico o felice, la voglia di ridere non scomparirà mai», scrive il direttore Riss, nell'editoriale in cui ripercorre l'ultimo decennio, segnato a suo avviso dall' «aggravarsi» della «situazione geopolitica». (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri giornali

Presenti tra gli altri il presidente francese Emmanuel Macron e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, che hanno deposto una corona davanti agli ex uffici del settimanale, presi d'assalto da due uomini armati, mascherati, legati al Qaeda con fucili d'assalto AK-47. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Stanno cercando la redazione di un settimanale satirico che si chiama Charlie Hebdo, ma non per chiedere autografi. Due di questi edifici sono praticamente gemelli: il civico 6 e il 10. (Il Fatto Quotidiano)

Sei anni fa, il 7 gennaio 2015, Parigi venne sconvolta dalla strage alla redazione di Charlie Hebdo che durò fino al 9. In quelle ore morirono in totale venti persone, tra cui i tre terroristi. E così, anche oggi, Parigi rende omaggio alle vittime degli attentati del gennaio 2015, tra cui la strage nella redazione di Charlie Hebdo e nel supermercato HyperCacher a Porte de Vincennes. (Luino Notizie)

Charlie Hebdo 10 anni dopo, "la voglia di ridere non morira'"

Il 7 gennaio 2015 il tremendo attacco alla redazione del giornale satirico. 12 i morti, profonde le ferite alla libertà e alla satira. Erano le 11:30 del 7 gennaio di dieci anni fa quando un commando assaltò la sede del giornale satirico Charlie Hebdo (Avanti Online)

“La voglia di ridere non scomparirà mai!”, scrive il giornale in vista dell’anniversario della strage perpetrata dai fratelli jihadisti Chérif e Saïd che il 7 gennaio 2015 decimarono una parte della sua redazione in rue Nicolas Appert, nel cuore di Parigi. (Il Fatto Quotidiano)

Dodici persone, tra cui 8 della redazione, furono uccise nel raid contro il settimanale condotta dai fratelli Cherif e Said Kouachi, francesi di origine algerina e membri di al-Qaeda. "Non hanno ucciso Charlie Hebdo" e "noi vogliamo che duri 1.000 anni", ha detto con orgoglio il caporedattore Gerard Biard. (Tiscali Notizie)