"Ne abbiamo cannata una". L'intercettazione di Sempio dopo l'interrogatorio sul caso Poggi
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Questa mattina Andrea Sempio si è presentato presso la caserma Montebello di Milano dove è stato sottoposto al test del Dna in relazione al caso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007. Le indagini sono state riaperte: è la seconda volta che Sempio è stato indagato per questo stesso reato e la sua posizione è già stata archiviata otto anni fa. Ci sono tracce di Dna che devono essere verificate e in questa nuova inchiesta, che vede Alberto Stasi come unico condannato a 16 anni di reclusione, i Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, delegati dalla Procura di Pavia, hanno ascoltato sia Marco Poggi, fratello di Chiara, che altri amici del gruppo di cui faceva parte Sempio. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
GARLASCO (Pavia) Parlano gli avvocati, prosegue il silenzio della Procura. Accusato dell’omicidio "in concorso" di Chiara Poggi nella villetta in via Pascoli a Garlasco il 13 agosto 2007, delitto per il quale è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, ormai vicino alla fine della pena a 16 anni nel carcere di Bollate, il 37enne amico del fratello della vittima ieri verso le 9.30 è arrivato in taxi con l’avvocato Massimo Lovati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lo ha spiegato l'avvocata Angela Taccia che assiste col legale Massimo Lovati il 37enne, la cui posizione era stata archiviata nel 2017 e di fatto pure nel 2020. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
«L’indagine del 2017 è stata frutto di una macchinazione, organizzata dagli investigatori dello studio degli avvocati difensori di Stasi, che clandestinamente hanno preso il Dna di Andrea». (Corriere TV)

"Il materiale analizzato sulle unghie di Chiara Poggi era in buona parte degradato, non era quantificabile perché mischiato con abbondantissimo sangue della vittima e non comparabile. Le linee guida dicono che se viene un primo risultato già dubbio e un secondo tentativo non lo conferma è meglio non avventurarsi in interpretazioni. (Liberoquotidiano.it)
Se è preoccupato, lo lascia appena trapelare con un sorriso accennato. MACCHINAZIONE Arriva in taxi, resta nella caserma dei carabinieri di via Montebello a Milano per un’ora e se ne va senza dire nulla. (ilmessaggero.it)
Andrea Sempio è "sconvolto, non tanto per sé stesso, perché dice che lui questa cosa può affrontarla, può difendersi perché non ha fatto nulla”, quanto per chi gli sta intorno. (La Repubblica)