Un colpo di spugna sulle rivendicazioni delle regioni?
I rilievi della Corte costituzionale sulla legge per l’autonomia differenziata segnalano i vizi di una interpretazione del regionalismo che mette al centro rivendicazioni prive di solidi ancoraggi. Bisogna tornare al modello di sussidiarietà. Trattative da fermare Quali ricadute avrà la decisione della Corte costituzionale in materia di autonomia differenziata sui vari tavoli di lavoro che il governo ha attivato nella prospettiva di una rapida attuazione della legge Calderoli? Al di là delle dichiarazioni politiche della maggioranza sul procedere senza esitazioni, è certo che rilevi così radicali su snodi fondamentali della legge Calderoli gettano ombre pesanti sul prosieguo di queste iniziative. (Lavoce.info)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Dopo il voto si è scatenata la bagarre in Aula. (Today.it)
Questo articolo sull'autonomia differenziata è pubblicato sul numero 48 di Vanity Fair in edicola fino al 26 novembre 2024. (Vanity Fair Italia)
Il braccio di ferro continua: complici la recente doppia sconfitta alle elezioni regionali e le rivalità che si profilano per il futuro, Lega e Forza Italia si sfidano. Pronti a darsi battaglia dalla riforma dell'Autonomia a quella della cittadinanza, passando per la legge di bilancio. (L'Unione Sarda.it)
Festeggiando la annunciata sentenza della Corte costituzionale sull’autonomia regionale differenziata, il ministro Calderoli ha dato mostra, ancora una volta, della sofisticata sensibilità giuridica e istituzionale che lo contraddistingue. (il manifesto)
Con 155 no, 124 sì e due astenuti - respinge la mozione unitaria delle opposizioni sull'autonomia differenziata e scoppia la bagarre in Aula. (il Giornale)
Il crollo del Carroccio nelle due ultime elezioni regionali spinge ancora di più il partito di Matteo Salvini a rinchiudersi nelle regioni del Nord: quelle che con i loro referendum consultivi del 2017 hanno spinto maggiormente per trasferire fondi dallo Stato nelle casse locali. (Corriere della Sera)